La mia azienda è fallita senza darmi il mio tfr puoi aiutarmi grazie mille.
Come recuperare il TFR quano un’azienda fallisce? In merito è intervenuta anche la Corte di Cassazione con la sentenza n. 23426 del 17 novembre 2016, che decide a tutela del lavoratore. Afferma che nel caso di fallimento aziendale, il lavoratore, qualora non abbia pagato retribuzione o contributi previdenziali, può chiedere direttamente, in via prudenziale o nel caso in cui l’Inps se ne dimentichi (nell’esercizio dell’azione ex artt. 93 e 101 della legge fallimentare), l’ammissione al passivo, sia per quanto spettante a titolo di retribuzione, sia per la quota dei contributi previdenziali.
Come chiedere il TFR all’INPS
I lavoratori sul pagamento del trattamento di fine rapporto sono tutelati dall’Inps, infatti in caso di fallimento aziendale, le ultime tre mensilità e il TFR sono pagati attraverso il fondo speciale istituito dall’Inps.
Per poter accedere al fondo l’azienda deve dichiarare il fallimento e i lavoratori devono inserirsi nella procedura fallimentare. Quando il dipendente viene inserito nella procedura fallimentare, può inoltrare domanda all’Inps firmata dal curatore fallimentare per il riconoscimento dei crediti lavorativi compreso il TFR. Inoltre, vengono corrisposti anche gli interessi di ritardato pagamento decorrenti dal momento che viene presentata la pratica e la rivalutazione.
Come fare la domanda
Dal 1° aprile 2012 le domande possono essere presentate online all’INPS attraverso il portale dell’Inps è possibile sempre fare domanda tramite contact center al numero 803 164 oppure tramite il patronato o intermediari abilitati.
In alternativa, si può fare domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”
Fonte:
INPS
Sentenze Corte di Cassazione.