Il TFR maturato dal lavoratore defunto è un diritto proprio e non un diritto successorio. Il TFE, quindi, non rientra nell’asse ereditario e questo significa che gli eredi possono averne diritto anche se decidono di non accettare l’eredità.
Il diritto all’eredità del TFR spetta ai seguenti familiari:
- al coniuge,
- ai figli
- ai parenti entro il terzo grado (ed affini entro il secondo) se conviventi e a carico del lavoratore deceduto.
Se il lavoratore era divorziato, all’ex coniuge spetta il TFR e l’indennità di preavviso solo a patto che non sia risposato e percepisca assegno divorzile; Il TFR all’ex coniuge spetta in percentuale all’indennità di fine rapporto percepita dall’altro coniuge (40% dell’indennità totale riferita agli anni maturati nel rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio).
Eredità TFR mogli e fratelli
Non facendo parte dell’eredità il TFR non va in successione e deve essere corrisposto a moglie e figli. Nel caso a carico del lavoratore defunto ci fossero stati parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado, avrebbero partecipato anche loro alla spartizione del TFR.
Nel vostro caso, non essendo i fratelli a carico del lavoratore deceduto, il TFR spetterà soltanto al coniuge sopravvissuto ( Art. 2122 cod. civ.).