Quando un’azienda non adempie ai propri obblighi nei confronti dei dipendenti, come il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), il lavoratore ha diverse opzioni per far valere i propri diritti. Una delle possibili strade percorribili in caso di TFR non pagato è rivolgersi al sindacato.
A questo proposito è giunto in redazione un quesito.
La mia azienda non mi ha pagato il TFR. Ho intenzione di fare una vertenza sindacale. Se mi rivolgo al sindacato e vinco, il TFR chi lo deve pagare l’azienda o il sindacato a cui mi sono rivolto? Inoltre mi sapete dire orientativamente quanto mi potrebbe costare una vertenza sindacale?
Cosa fare in caso di TFR non pagato
Il Trattamento di Fine Rapporto, è una somma che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Se l’azienda non paga il TFR, è fondamentale agire tempestivamente per tutelare i propri diritti. Ecco i passaggi principali:
- raccogliere la documentazione: conservare tutte le comunicazioni avute con l’azienda riguardo il TFR, compresi i contratti di lavoro, le buste paga e qualsiasi altro documento rilevante
- inviare una raccomandata (anche PEC): spedire una lettera di sollecito all’azienda tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (o PEC), richiedendo il pagamento del TFR entro un termine specifico.
Si ricorda della possibilità di chiedere l’anticipo TFR. Ciò, tuttavia, deve trovare giustificazione (ad esempio i soldi servono al lavoratore per comprare casa). Inoltre, esistono limiti all’anticipo TFR.
Il supporto sindacale
Se l’azienda non risponde al sollecito per il TFR non pagato o rifiuta di pagare, è il momento di cercare assistenza da un sindacato. Il sindacato può offrire diversi tipi di supporto, tra cui:
- consulenza legale: fornisce assistenza legale per comprendere i propri diritti e le possibili azioni legali da intraprendere
- mediazione: può intervenire come mediatore tra lavoratore e l’azienda, cercando di risolvere la questione in modo amichevole senza dover ricorrere a un’azione legale
- assistenza nella presentazione del ricorso: se necessario, il sindacato può aiutare il lavoratore a presentare un ricorso presso il Tribunale del Lavoro
- supporto psicologico: affrontare una controversia con il proprio datore di lavoro può essere stressante. I sindacati spesso offrono anche supporto emotivo per aiutare a gestire lo stress associato.
TFR non pagato: cosa fare per rivolgersi al sindacato?
Per rivolgersi al sindacato, il primo passo da compiere è quello di identificare il sindacato di categoria che rappresenta il proprio settore lavorativo.
Successivamente, i passaggi da seguire sono:
- contattare la sede locale: una volta identificato il sindacato, contattare la sede locale. È possibile trovare i dettagli di contatto sul loro sito web ufficiale
- prenotare un appuntamento: prenotare un appuntamento per discutere del proprio caso. Portare con sé tutta la documentazione rilevante, come contratti di lavoro, buste paga, e comunicazioni con l’azienda
- seguire i consigli del sindacato: ascoltare i consigli degli esperti sindacali e seguire le loro indicazioni per avviare le procedure necessarie.
I costi del sindacato e chi paga il TFR
I costi per l’assistenza sindacale possono variare a seconda del sindacato e del tipo di servizio richiesto. In generale:
- quota associativa: per usufruire dei servizi del sindacato, di solito è necessario iscriversi, pagando una quota associativa annuale che può variare da pochi euro a diverse decine di euro al mese, a seconda del sindacato e del livello di servizio offerto
- costi aggiuntivi: alcuni sindacati potrebbero addebitare costi aggiuntivi per servizi specifici, come l’assistenza legale. È importante chiedere chiarimenti sui costi durante il primo incontro
- servizi gratuiti: in molti casi, i sindacati offrono consulenza iniziale gratuita o a costi molto ridotti per i propri iscritti.
Sia in caso di vertenza sindacale con esito favorevole al lavoratore sia in caso di accordo raggiunto con l’azienda, il TFR sarà pagato da quest’ultimo (o dall’INPS nei casi previsti).