TIM perde un altro pezzo, cede Inwit per 250 milioni di euro

Ceduta un'altra parte delle proprie partecipazioni, TIM lascia Inwit ai francesi di Ardian per 250 milioni di euro.
1 mese fa
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Rete TIM verso scorporo da servizi

Un altro pezzo importante di TIM viene ceduto, stiamo parlando del colosso Inwit, una delle più grandi aziende italiane quotate in Borsa. Le sue azioni sono state ora cedute al fondo di investimento francese Ardian per un valore di 250 milioni di euro. Dopo aver quindi ceduto le sue reti al fondo statunitense KKR, ora TIM lascia andar via un’altra importante sua costola.

La priorità è incassare

Sembra ormai chiaro che per TIM la priorità oggi sia soprattutto incassare e lo sta facendo con scelte senza dubbio oculate e ben ponderate.

Inoltre, la già citata cessione delle sue reti a KKR è stata senza dubbio ben vista dagli esperti del settore, in quanto tale operazione liberava TIM da determinati vincoli e paletti, permettendole in quel modo di entrare a gamba tesa nel mercato dei competitor al 100%. Ora però la nuova cessione di Inwit fa capire che, oltre alle strategie di mercato per combattere i rivali, c’è anche la chiara necessità di fare casa. Inwit si occupa della costruzione e della manutenzione delle torri di trasmissione che permettono le comunicazioni wireless in Italia.

L’operazione prevede quindi la cessione da parte di TIM delle sue partecipazioni all’interno della holding Daphne3, che controlla le azioni della società di tecnologie wireless Inwit. Le azioni in questione saranno devolute al fondo di investimento francese Ardian per un totale di 250 milioni di dollari. Ogni quota è stata infatti valutata 10,43 euro. Anche i sindacati hanno espresso il loro parere sull’operazione in questione: “Auspichiamo che tutte queste movimentazioni che continuano a ruotare diano una vera prospettiva di rilancio anche per i lavoratori. Un bel segnale sarebbe il superamento degli ammortizzatori sociali che ormai da troppo tempo sono presenti in questo gruppo”, queste le parole del segretario generale della Uilcom Salvo Ugliarolo.

TIN cede anche Inwit

La cessione è stata annunciata il 13 agosto e la borsa non ha risposto però in maniera positiva, visto che TIM ha perso l’1,2% per il suo titolo.

Anche la cessione delle reti aveva ottenuto un effetto simile, visto che la capitalizzazione societaria di mercato in quel caso era scesa addirittura del 27%. Per Inwit invece niente scossoni, il suo titolo in borsa rimane sostanzialmente stabile. Stiamo parlando di una delle 20 società italiane più grandi quotate in Borsa. Attualmente l’azienda gestisce circa 23 mila torri che sono al servizio di diversi operatori telefonici. La sua nascita nel 2015 prende le mosse da Telecomitalia, mentre nel 2020 si era fusa invece con Vodafone Towers Italia.

Nel 2023 aveva chiuso con un ricavo di ben 960 miliardi di euro, +12% rispetto all’anno precedente. Davvero niente male. Ricapitolando, ora, Vodafone detiene le medesime quote di prima, mentre TIM, avendo ceduto Daphne3 che controllava la partecipazione di Inwitt, lascia la sua parte nelle mani dei francesi. Diversi altri fondi di investimento si dividono poi il restante del capitale.

I punti più importanti…

  • TIM dice addio alla sua partecipazione in Inwit;
  • ceduta la sua quota al fondo di investimento francese Ardian;
  • il costo della maxi operazione è di 250 milioni di euro che vanno nelle casse dell’operatore telefonico.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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