Purtroppo la piaga dei servizi a pagamento “abusivi” prosegue senza sosta. Ora viene lanciata anche l’allerta sulla pagina web del Commissariato della Polizia Postale Online. Ma cosa si deve fare qualora ci si ritrovi il credito telefonico Tim, Vodafone, Wind, Fastweb, Tre o di altri operatori svuotato o ci si ritrovi con addebiti in bolletta non voluti assolutamente?
Servizi a pagamento non richiesti su Tim, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb
Sempre più persone denunciano il fatto che si ritrovano a pagare costi per sevizi a pagamento che si attivano abusivamente sul proprio smartphone o telefono.
Qualora ci si ritrovi con il credito azzerato o con addebiti non richiesti, quindi, si dovrà chiamare immediatamente l’operatore telefonico di appartenenza e richiedere la disattivazione di servizi a pagamento non richiesti e la restituzione del denaro prelevato indebitamente. Solitamente gli operatori rimborsano i clienti per il danno subito ma qualora ciò non dovesse accadere si dovrà effettuare un reclamo formale. In esso ci dovrà essere anche una diffida nei confronti della società telefonica.
In caso di mancato rimborso per servizi a pagamento non richiesti che fare?
Qualora la società telefonica (sia essa Tim, Vodafone, Fastweb, Wind, Tre o altra) non risponda al reclamo fatto dal cliente o fornisca una risposta insoddisfacente si potrà agire legalmente nei confronti di essa previo tentativo di conciliazione. Essa avverrà dinanzi al Co.ReCom ovvero l’organo competente per regione o davanti ad un organismo abilitato a fare ciò.
Ricordiamo che ad oggi 15 maggio 2018 gli organismi di conciliazione paritetica iscritti nell’elenco apposito sono la Vodafone, la Tim, la Fastweb, PosteMobile, Teletu, Wind e Opitel.
Leggete anche: Vodafone e Wind: come fare per richiedere il blocco e il rimborso dei servizi a pagamento?.