Gli operatori Tim, Vodafone, Tre Italia e Wind hanno aumentato le loro offerte telefoniche con punte del 54,10% spiega il Codacons. Ciò è stato anche confermato da un’analisi svolta da Sos Tariffe.it. Il problema, denuncia l’Associazione dei Consumatori, è che a settembre scatteranno nuovi adeguamenti. Ecco le info in merito.
I continui rincari telefonici, la denuncia del Codacons
Il Codacons denuncia che lo scorso giugno 2019 c’è stata una raffica di aumenti di offerte telefoniche applicate dalle diverse compagnie telefoniche.
Ma gli aumenti non finiranno qui. L’Associazione dei Consumatori, infatti, comunica che a settembre scatteranno ulteriori rincari a danno sempre degli utenti. Questo per recuperare gli introiti minori legati alle bollette a 28 giorni. Inoltre, secondo il Codacons, tali aumenti scatteranno anche per compensare i rimborsi che le compagnie telefoniche dovranno versare ai propri clienti e ciò obbligatoriamente.
Bollette a 28 giorni e rimborsi
Carlo Rienzi, che è il direttore del Codacons, comunica che per quanto concerne gli indennizzi per le bollette a 28 giorni si sta registrando una vera e propria beffa. Questo perché gli operatori stanno cercando in tutti i modi di non rimborsare i clienti andando quindi contro le disposizioni impartite dal Consiglio di Stato e dell’Agcom. Tali organi hanno infatti stabilito che i rimborsi da parte degli operatori telefonici vanno versati in automatico per cui non deve essere il cliente a richiederli.
Proprio in merito a quest’ultima pratica, Carlo Rienzi comunica che il Codacons ha presentato una nuova denuncia all’Autorità per le Comunicazioni e all’Antitrust chiedendo che venga impartita una nuova sanzione pesante verso le varie compagnie telefoniche.
Cosa potrebbe succedere
Le sanzioni che l’Agcom potrebbero decidere di infliggere ai vari operatori telefonici sono ancora poco precise e la situazione resterà tale fino a che non si insedierà un nuovo Consiglio dell’Agcom. In ogni caso lo scorso mese il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso delle compagnie telefoniche per la tariffazione a ventotto giorni ma da allora non è accaduto più nulla.
Chi credeva di poter avere rimborsi automatici e immediati sulle bollette, quindi, resterà deluso in quanto i tempi si stanno allungando. Inoltre ci sono ancora dubbi su come muoversi nel caso del passaggio ad altro operatore ( per colpa della tariffazione a 28 giorni) dato che non vi è più un rapporto contrattuale con il vecchio gestore telefonico. Quest’ultimo, in ogni caso, è tenuto ad erogare l’indennizzo ma ancora non si conoscono le modalità pratiche.
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