Forse chi si reca al cimitero solo in questi giorni per onorare la ricorrenza del 2 novembre (commemorazione dei morti) non se ne rende bene conto ma per chi compra fiori per i defunti più frequentemente, il rialzo dei prezzi di questi giorni è evidente. Il Codacons parla di prezzi gonfiati anche 30-50%. Un business che i venditori di fiori fuori dai cimiteri tentano di giustificare adducendo la colpa alla siccità delle settimane scorse. Ma la concomitanza del caro prezzi con il ponte dei morti per l’Associazione che tutela i diritti dei consumatori è quantomeno sospetta.
Ecco perché il Codacons ha invitato i vigili ad effettuare controlli contro l’aumento dei prezzi dei fiori, fuori dai cimiteri e non solo.
Alcuni testimoni, vittima della truffa dei fiori della prima settimana di novembre, raccontano di aver pagato anche 15 euro per un mazzo piccolo di fiori di campo. A questo si aggiunge il fatto che alcuni venditori non avrebbero neppure la licenza per il commercio di fiori quindi c’è anche la questione abusivismo che fa concorrenza sleale ai venditori onesti.
Il Codacons dunque auspica controlli più intensi oggi e nel prossimo week end. Ispezioni che, partendo dal prezzo dei fiori, potrebbero servire poi anche ad accendere i riflettori sullo stato di degrado in cui versano alcuni cimiteri in Italia (anche alla luce della nuova tassa per la sepoltura prevista dalla Legge di Bilancio 2018). Discorso analogo ha riguardato l’aumento sospetto dei prezzi della benzina in autostrada per il ponte dei morti.
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