Tracciatura universale bagagli: 3 aeroporti italiani adottano il sistema Sita’s BagJourney

La rivoluzione della tracciatura universale dei bagagli raggiunge anche l’Italia: che cos'è il sistema di tracking Sita’s BagJourney.
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7 anni fa
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Aeroflot ha scelto di adottare il sistema di tracking Sita’s BagJourney, tra i più evoluti in questo specifico settore. Una notizia accolta con discreto entusiasmo dagli addetti ai lavori, tenendo in considerazione che il numero di viaggiatori sta crescendo a ritmi importanti, raggiungendo cifre mai viste prima. Alla fine del 2017 la quota mondiale dei passeggeri che si servono delle compagnie aeree aderenti alla Iata (l’associazione internazionale del trasporto aereo) toccherà la cifra di 4 miliardi.

Bagagli più al sicuro in questi 3 aeroporti italiani

La rivoluzione della tracciatura universale dei bagagli raggiunge anche l’Italia, investendo direttamente 3 dei più grandi aeroporti italiani: Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia.

Tutti e tre gli scali internazionali, da giugno 2018, sposeranno la tecnologia Sita, adottando come sistema di tracking la tecnologia Sita’s BagJourney. Ad oggi, i risultati ottenuti dall’innovativa tecnologia sono sotto gli occhi di tutti. Rispetto agli altri anni, si è avuto un crollo dei bagagli smarriti pari al 70 per cento. Nel 2016, ad esempio, si sono registrati 5,73 i bagagli “disguidati”, -12 per cento rispetto a dodici mesi prima, quando fuorono 6,5 ogni 1.000 passeggeri.

Come funziona il Sita’s BagJourney

Attraverso il sistema di tracking Sita’s BagJourney, i bagagli risultano tracciati dal check in fino all’arrivo, passando per il caricamento in stiva ed un eventuale trasferimento da un vettore ad un altro. In questo modo, la tecnologia Sita ha consentito di portare a casa numeri importantissimi, riducendo drasticamente il dato riguardante lo smarrimento dei bagagli. Numeri ancora più incredibili se si tiene in considerazione che il numero dei passeggeri è in continuo aumento di anno in anno, rendendo sulla carta più difficile il compito a Sita. L’obiettivo, velatamente dichiarato, è di raggiungere quello che oggi appare un utopico 0 per cento.

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