Tradimento provato con le mail inviate dall’amante. La Cassazione condanna una donna, che ha fatto fallire il suo matrimonio, con addebito della separazione e affida casa coniugale a figlia e marito. Una vittoria in pieno, esaminiamo il caso.
Tradimento, attenzione alle mail dell’amante, si rischia l’addebito della separazione
La Cassazione, con la sentenza n. 15811/2017, ha ritenuto valide le prove del tradimento pervenute attraverso l’email e ha addebitato la separazione alla donna.
Separazione: gli sms all’amante costituiscono prova di tradimento?
Il Caso
La donna, si era vista respinta l’impugnazione contro la decisione del tribunale di Monza, relativa all’addebito della separazione per violazione del dovere di fedeltà coniugale, quindi si rivolge alla Cassazione.
La donna a sua difesa, lamentava che non erano sufficienti le mail giunte da un titolare di impresa familiare, a comprovare la relazione extraconiugale, ma solo una infatuazione a senso unico. La donna non convince la Cassazione, il ricorso è ritenuto inammissibile.
Cassazione: la sentenza
Gli Ermellini, nella sentenza, richiamano il principio della separazione con addebito: “l‘inosservanza dell’obbligo di fedeltà coniugale rappresenta una violazione particolarmente grave, la quale, determinando normalmente l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza, deve ritenersi, di regola, circostanza sufficiente a giustificare l’addebito della separazione al coniuge responsabile” .
Per tale principio, vince il marito in tutto, oltre all’addebito della separazione, si vede assegnare anche la casa coniugale e l’affido della figlia non economicamente autosufficiente.