Il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per il trasporto aereo nell’Unione Europea, che ha visto crescere del 7,3% (+71 milioni) il numero dei passeggeri, salito a quota 1,043 miliardi. A fare la parte del leone è il Regno Unito con 265 milioni (+6%), seguito dalla Germania con 212 milioni (+6%), Spagna con 210 milioni (+8%), Francia con 154 milioni (+6%) e Italia con 144 milioni (+7,3%). Il peso degli aeroporti italiani è rimasto, pertanto, del tutto uguale rispetto al totale della UE nell’anno precedente al 13,8%. Nei grafici di cui sotto, vi mostriamo l’andamento tra il 2016 e il 2017 dei principali stati nell’area:
Quanto al traffico passeggeri nella UE, l’Eurostat ci indica anche i dati relativi alla provenienza: il 16,8% sono passeggeri della stessa nazione, il 47,1% arrivano da un altro stato comunitario e il 36,1% da fuori della UE.
A tale proposito, vediamo il confronto con Regno Unito, Germania, Spagna e Francia:
Notiamo subito come la Spagna sia capace di attirare, in proporzione, più passeggeri dal resto d’Europa, mentre Francia e Germania si mostrano relativamente forti tra i passeggeri non europei. Chissà che il successo di compagnie come Lufthansa ed Air France-Klm non giochi un ruolo primario in queste cifre, mentre la crisi del vettore Alitalia agisce negativamente sui flussi intercontinentali in Italia.
Fiumicino e Malpensa, traffico complessivo debole
E i singoli aeroporti italiani come sono messi in termini di traffico? Nella top 30, abbiamo due scali: Roma-Fiumicino al nono posto con quasi 41 milioni di passeggeri e Milano-Malpensa al 21-esimo con 22 milioni. Anche la Francia ne ha due, entrambi di Parigi, ma con un traffico complessivo di oltre 100 milioni. La classifica è guidata dalla londinese Heathrow con quasi 78 milioni di passeggeri, seguita dalla parigina Charles De Galle con 69,4 milioni e completa il podio Amsterdam con 68,4 milioni. Fiumicino e Tegel a Berlino sono stati lo scorso anno gli unici due aeroporti tra i primi 30 ad avere registrato un calo del traffico passeggeri, rispettivamente dell’1,8% e del 3,7%. In cambio, Malpensa ha incrementato il suo di ben il 14,1%.
In termini di peso, Fiumicino vale il 28,3% del traffico passeggeri in Italia, mentre Malpensa si ferma ancora al 15,3%. Muta molto la loro composizione. Il 28% di chi prende un volo nella Capitale è un passeggero nazionale, il 43% è un residente in un altro stato UE e il 29% è un residente extra-UE. Chi prende l’aereo a Malpensa, invece, per il 14,3% è un nazionale, per il 52,8% dei casi è cittadino di un altro stato comunitario e per il 32,9% è un passeggero che arriva da fuori della UE. Dunque, se Fiumicino vanta un punto di forza relativo nel traffico domestico, Malpensa sembra più forte fuori dall’Italia, con una spiccata capacità ad attirare passeggeri europei.
Infine, rispetto ai flussi nazionali, come si posizionano Fiumicino e Malpensa? Lo scalo romano incide per il 36,8% del traffico nazionale, per il 20,5% di quello intra-UE e per il 43% di quello extra-UE. Quello lombardo pesa, invece, per il 10,2% del traffico nazionale, per il 13,6% di quello intra-UE e per il 26,3% di quello extra-UE. Sommando i dati, si ottiene che quasi un passeggero su due che vola in Italia passa per Fiumicino o Malpensa, così come un terzo di chi arriva dal resto d’Europa e il 70% di chi arriva da un altro continente sul nostro territorio.
Di seguito, il peso dei primi due aeroporti dei primi cinque stati UE per traffico passeggeri sul totale continentale nel 2017: