Trasferirsi all’estero senza perdere la pensione per stare vicino al figlio caregiver

Chi gode di prestazioni assistenziali in Italia può trasferirsi all’estero senza perdere il beneficio? Ecco cosa dice la normativa e in quali casi è possibile farlo.
2 anni fa
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pensione invalidità
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Chi percepisce la pensione può liberamente decidere di trasferirsi all’estero beneficiando in alcuni casi anche di regimi fiscali agevolati. La stessa cosa non vale per chi percepisce prestazioni assistenziali Inps.

Il requisito fondamentale è quello della residenza stabile sul territorio nazionale. Come nel caso frequente di erogazione dell’assegno mensile di invalidità fino a 67 anni, età dopo la quale è possibile chiedere la pensione.

La pensione di invalidità all’estero

Il punto, però, non è chiaro perché molti percettori di prestazioni assistenziali (non la pensione) si trasferiscono comunque all’estero ricevendo l’indennità economica mensile.

Sul punto una lettrice ci scrive chiedendo lumi.

“Buongiorno, ho letto sulle vostre pubblicazioni che tutte le prestazioni/integrazioni sociali da invalida che ho in Italia, sono valide solo per un periodo di 6 mesi  all’estero come  vacanza e poi decadono.

Io ho un verbale Inps non più revisionabile con invalidità permanente 75% , credo di avere i motivi sanitari gravi documentati sia sul verbale che da specialista, per avvicinarmi a mio figlio che dalla prossima settimana vivrà alle Canarie.

Avrei diritto nel mio caso, qualora fosse tutto verificato, di stare alle Canarie vicino a mio figlio per più di 6 mesi senza perdere tutte le prestazioni sociali da invalida che mi permettono di vivere  in Italia? Ho 60 anni e vivo sola”.

Trasferirsi alle Canarie

Rispondendo al quesito, nulla vieta ai pensionati di circolare liberamente all’interno dell’Unione Europea pur beneficando di prestazioni economiche erogate dallo Stato italiano. Sia che si tratti di trascorrere vacanze, sia che si tratti di stare vicino a familiari o per altri motivi.

Tuttavia, per risiedere abitualmente più di 6 mesi in Spagna ricongiungendosi col figlio è necessaria l’iscrizione all’Aire. Ciò ai fini fiscali, ma anche assistenziali del Paese ospitante. A quel punto la residenza in Italia verrebbe meno e l’Inps sospenderebbe l’erogazione dell’assegno mensile di invalidità.

Il fatto che lei abbia diritto ad essere assistita dal figlio è altra cosa rispetto al mantenimento della residenza sul territorio italiano che – come detto – deve essere abituale e stabile per poter fruire delle prestazioni assistenziali erogate dall’Inps.

Se, quindi, decidesse di trasferirsi a vivere alle Canarie per più di 6 mesi perderebbe il diritto a godere dell’assegno mensile di invalidità. La prestazione assistenziale non può essere esportata a meno che non si tratti di casi sanitari particolari.

Potrebbe però ottenere analogo trattamento assistenziale dalla Spagna a domanda. Ma per questo è bene informarsi tramite il Consolato italiano di Las Palmas scrivendo una mail.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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