E’ la Spagna, e precisamente sono le città di Malaga, Valencia e Barcellona le mete cui i pensionati si trasferiscono per godersi il meritato riposo dopo anni di lavoro. Diversi sono i fattori che influiscono su questa scelta:
- clima mediterraneo (inverni miti ed estati calde)
- meravigliose località di mare
- costo della vita inferiore di circa il 20%
- vicinanza all’Italia: in aereo ed in auto
- sanità pubblica e sistema di trasporto efficiente.
E’ il risultato di uno studio effettuato da Reframed, l’Agenzia Italiana per trasferirsi all’estero, specializzata nell’assistenza al trasferimento all’estero e consulenza in ambito legale, fiscale e tributario.
Trasferirsi in Spagna, pensione quanto basta
Tra i primi posti per godersi la pensione in Spagna c’è Malaga. Una città di mare accogliente e solare, ricca di servizi ed allo stesso tempo a misura d’uomo. Località perfetta se si desidera trasferirsi in Spagna per motivi climatici, sociali e lavorativi.
Trovare casa in affitto a Malaga non è poi così complicato. Bisogna però tener conto dei costi. Si parla di circa 700 euro mensili per il centro e di circa 500 euro mensili se ci si sposta dal centro. Ovviamente dipende anche dal tipo di alloggio che si cerca.
C’è poi Valencia, una città storica, a misura d’uomo dove tutto è facilmente raggiungibile, dal mare ai servizi. Qui il costo medio per l’affitto di un appartamento è di circa 500-600 euro mensili a cui bisogna aggiungere anche 120 euro mensili in media per le utenze (elettricità, gas, acqua, ecc.). Pensando ad uno stipendio medio di un lavoratore di Valencia pari a 1.400 euro mensili, un pensionato italiano che decide di trasferirsi può fare i propri conti su questo importo.
Infine, Barcellona, la capitale delle opportunità e dello svago. Unisce la bellezza del mare ed i servizi di una grande città. Qui bisogna integrarsi in una densità di popolazione ben al di sopra di Valencia e Malaga (città più a misura d’uomo).
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