Aumenti importanti per le pensioni 2022. La legge di bilancio assicura ai pensionati un incremento di tutto rispetto pere gli assegni anche in conseguenza della riforma fiscale.
Fra rivalutazione delle pensioni, rimodulazione degli scaglioni Irpef e innalzamento della no tax area, gli assegni beneficeranno di aumenti medi intorno ai 600 euro all’anno.
La rivalutazione delle pensioni 2022
In base alla perequazione annuale, gli importi 2022 sono incrementati del 1,7% lordo, ma solo fino a una certa soglia di reddito.
Per la maggior parte delle pensioni, la rivalutazione è piena.
- 1,70% fino a 2.6062,32 euro al mese;
- 1,53% da 20.60,33 e 2.577,90 euro al mese;
- 1,27% da 2.577,91 euro al mese in su.
Incrementi anche per le pensioni minime che dal 2022 passano da 515,58 euro a 523,34 euro al mese. Sale anche l’assegno sociale che passa da 460,28 euro a 468,10 euro al mese.
La riforma Irpef
Sulle pensioni 2022 incide positivamente anche la riforma Irpef. Grazie al riordinamento delle aliquote si abbassano leggermente le tasse per la gran parte degli italiani. Dunque anche i per i pensionati. Si stima che il risparmio annuo possa oscillare tra i 240 e i 760 euro all’anno.
Dal 2022 è prevista la riduzione delle attuali aliquote Irpef da cinque a quattro con i seguenti scaglioni di reddito:
- 23% sino a 15 mila euro;
- 25% sino a 28 mila euro;
- 35% sino a 50 mila euro;
- 43% oltre i 50 mila euro.
Detrazioni e no tax area
La novità più importante, però, riguarda il capitolo detrazioni che passa da 1.880 euro a 1.955 euro per la fascia “base”. Tradotto, significa che la no tax area Irpef sale da 8.125 a 8.500 euro all’anno.
A conti fatti, i benefici maggiori ricadono sulle pensioni di fascia media, cioè fino a 28 mila euro di reddito, in corrispondenza del secondo scaglione Irpef.