FiscoOggi.it, la rivista online dell’Agenzia delle entrate, ha appena risposta a un quesito di un proprio lettore, con il quale ha anche fornito alcuni utili chiarimenti in merito all’imposta di bollo sul conto corrente.
Il contribuente ha dichiarato di essere titolare di tre conti correnti nella stessa banca, ognuno con saldo inferiore a 5 mila euro. L’importo complessivo (considerando i 3 conti) è superiore a tale cifra. Ciò premesso, lo stesso si chiede se in tale circostanza si debba pagare l’imposta di bollo.
Imposta di bollo sul conto corrente, cos’è e a chi spetta?
L’imposta di bollo sul conto corrente è una patrimoniale che colpisce ogni singolo rapporto bancario e postale. In particolare, deve essere pagata di chi possiede un conto corrente. Ma ci sono dei casi di esenzione.
Per le persone fisiche questa imposta è pari 34,20 euro l’anno. Per le aziende, invece, è pari a 100 euro.
Tali somme vengono prelevate direttamente dal proprio istituto. Il correntista non dovrà effettuare alcuna operazione di comunicazione o versamento di quest’imposta.
A ogni modo, come già detto, esistono alcuni casi di esenzione. L’imposta non è dovuta se il correntista:
- detiene una giacenza media annua inferiore a 5 mila euro;
- ha un ISEE inferiore a 7.500 euro.
Attenzione, per giacenza media si intende la somma di denaro presente sul conto corrente in un certo periodo. In particolare, si tratta della media del denaro presente sul conto corrente su una base di 365 giorni. Il calcolo della giacenza media di un conto si esegue dividendo le giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il conto viene effettivamente utilizzato.
Ecco come bisogna calcolare la giacenza media
Tornando al quesito posto in apertura, purtroppo la risposta è negativa. L’agenzia delle entrate, con la circolare n. 48/2012, ha chiarito che “a tal fine, sono unitariamente considerati tutti i rapporti di conto corrente e i libretti di risparmio identicamente intestati, intrattenuti con la medesima banca, con Poste Italiane spa o emessi da Cassa depositi e prestiti”.
In altre parole, bisogna considerare la somma di tutti i conti correnti e dei libretti intestati allo stesso soggetto, persona fisica, e questa deve essere inferiore a 5 mila euro.
Una possibilità per abbassare la giacenza media potrebbe essere quella di investire le proprie somme. Ad esempio, è possibile trasferire denaro su un conto deposito. Purtroppo, in questo caso, si pagherà un altro tipo di imposta di bollo, pari allo 0,2% della giacenza presente al termine del periodo di rendicontazione.