Tre obblighi in apparenza banali che rischiano di farti saltare i bonus edilizi!

L'iter burocratico salva bonus edilizi: tre obblighi in apparenza banali che costano caro
7 mesi fa
1 minuto di lettura
patente a punti
Foto © Licenza Creative Commons

L’iter burocratico per ottenere i bonus edilizi a seguito di lavori di ristrutturazione varia in base all’agevolazione richiesta e passa per alcuni obblighi specifici. Tuttavia ci sono alcuni adempimenti comuni a tutti i bonus edilizi. Alcuni sembrano banali ma attenzione perché le pratiche che non li contengono possono essere scartate. In altre parole salta il bonus.

L’iter burocratico salva bonus

Un primo obbligo comune a tutti i bonus, salvo eccezioni specificate in cui la normativa non richiede un’autorizzazione edilizia, è la Comunicazione di inizio lavori e in alcuni casi specifici (demolizione, aumento delle volumetria) della cosiddetta Scia (Segnalazione certificata di inizio lavori) o del permesso di costruire.

In tutti i casi bisogna rivolgersi a un professionista abilitato per il rilascio.

Un altro adempimento, forse il più banale ma che costa caro ignorare, è il bonifico parlante per il pagamento. E’ una regola che è in vigore da quasi trenta anni ormai e che quindi tutti dovrebbero conoscere ma sempre meglio ribadire.

Per i cantieri più grandi ci sono due obblighi sui bonus edilizi aggiuntivi:

  • la comunicazione all’Asl, obbligatoria quando i ponteggi o gli scavi hanno altezze o profondità importanti;
  • e la certificazione Soa (Servizi organizzativi aziendali) con l’indicazione delle imprese subappaltanti, richiesta obbligatoriamente per lavori il cui importo superi i 516 mila euro (quindi ipotizziamo condomini medio grandi).

Obblighi su bonus edilizi ulteriori specifici

Chiudiamo questa carrellata con alcuni obblighi bonus edilizi specifici:

  • Asseverazione della congruità delle spese: serve per gli ormai rari casi in cui per l’ecobonus ordinario e il bonus ristrutturazione (di importo superiore a 10 mila euro) è ancora ammessa la cessione del credito; serve comunque sempre per il sisma bonus;
  • Comunicazione telematica all’Enea per interventi di riqualificazione energetica;
  • Certificazione di suddivisione del rimborso bonus edilizi tra condomini (da conservare per tutta la durata della detrazione);
  • Autocertificazione di diritto ad accedere al bonus edilizio se a sostenere le spese non è stato il proprietario, ad esempio in capo all’inquilino;

Infine ricordiamo che chi ha cantieri Superbonus aperti ha avuto l’obbligo di comunicare l’entità delle spese effettuate dal 1° gennaio al 30 marzo 2024 insieme a una previsione di spesa dal 30 marzo 2024 al 31 dicembre 2025.

La mancata comunicazione costa diecimila euro di ammenda.

Riassumendo…

  • Se stai facendo lavori con bonus edilizi controlla sempre l’iter burocratico aggiornato;
  • Ci sono obblighi in apparenza banali che possono far saltare l’agevolazione fiscale;
  • Alcuni sono comuni a tutti i bonus, altri specifici e esclusivi di alcuni di essi.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Riforma detrazioni fiscali in vista
Articolo precedente

Riforma detrazioni fiscali in arrivo per confermare il taglio di Irpef e cuneo

Buono fruttifero postale serie Q
Articolo seguente

Buono fruttifero postale del 1987 da 195.000 euro, cosa sappiamo della storia della signora di 110 anni