Il tris di scadenze del 31 marzo 2023, una con proroga

Al 31 marzo 2023 c’è un tris di scadenze in arrivo, anche se pe runa c’è probabilità di una proroga al 30 giugno
2 anni fa
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Il 31 marzo 2023 segna due importanti scadenze a calendario. C’è la comunicazione da fare per l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura e l’invio del Modello EAS. Il 31 marzo segna anche la scadenza del superbonus 110 per villette unifamiliari, ma qui potrebbe arrivare una proroga.

Proprio con riferimento a quest’ultima scadenza, ricordiamo che inizialmente il bonus 110 villette unifamiliari era previsto per spese fatte entro il 30 giugno 2022 ovvero entro il 31 dicembre 2022 a condizione che entro il 30 settembre 2022 risultasse raggiunto almeno il 30% degli interventi complessivi (SAL 30%).

A seguire, la data del 31 dicembre 2022 fu prorogata al 31 marzo 2023 lasciando inalterata quella del 30 settembre per il SAL 30%. Con la conversione del decreto-legge n. 11 del 2023 (quello che ha detto stop alla cessione e sconto in fattura), potrebbe arrivare una nuova proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2023. Se la proroga venisse confermata, dunque, il 110 villette unifamiliari si applicherebbe su spese fatte entro il 30 giugno 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che entro il 30 settembre 2022 ci sia il SAL di almeno il 30%.

Opzione per sconto o cessione, la scadenza del 31 marzo 2023

Entro il 31 marzo 2023 (salvo proroghe dell’ultimo minuto) bisogna inviare all’Agenzia Entrate la comunicazione di opzione per lo sconto in fattura o cessione del credito nei bonus edilizi con riferimento:

  • alle spese sostenute nel 2022
  • nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021.

In realtà la scadenza ordinaria era stabilita al 16 marzo. Poi il decreto Milleproroghe ha concesso uno slittamento di 15 giorni.

Per chi dovesse saltare la scadenza ci sarà la possibilità di rimediare con la remissione in bonis. Questo significa inviare la comunicazione entro il 30 novembre 2023 (scadenza della Dichiarazione redditi 2023 anno d’imposta 2022) e versare una sanzione di 250 euro.

Chi deve fare il Modello EAS

Altra importante scadenza che cade il 31 marzo 2023 è quella del Modello EAS. Un adempimento che devono fare gli enti associativi che intendono godere dei benefici fiscali a loro riservati ed in cui devono essere dichiarati i dati e le notizie rilevanti che danno diritto alle agevolazioni.

Il modello si presenta entro 60 giorni dalla costituzione dell’ente. Successivamente non si ripresenta ogni anno tranne in caso in cui siano intervenute variazioni rispetto ai dati già precedentemente indicati.

In tal caso l’invio all’Agenzia delle Entrate del Modello EAS deve essere fatto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione. Quindi, entro il 31 marzo 2023 devono inviare il modello gli enti associativi che devono comunicare al fisco variazioni intervenute nel 2022.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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