Vacanze in Islanda troppo popolari? E Reykjavik cerca di fermare i turisti

I turisti in Islanda danno vita a un boom economico poco apprezzato dal governo, che raddoppia l'IVA da luglio.
8 anni fa
1 minuto di lettura

Possibile cambio fisso

E dire che la rimozione dei controlli sui capitali a marzo aveva fatto temere un collasso della corona, essendo stati intrappolati per oltre otto anni investimenti stranieri, dopo il crac bancario. Adesso, il ministro delle Finanze, Benedikt Johannesson, annuncia un’ipotesi tutt’altro che remota, dopo che il governo ha istituito un apposito studio da completarsi entro l’anno: il “peg” tra corona ed euro. Se il cambio dovesse continuare a rafforzarsi, nonostante l’allentamento della politica monetaria, Reykjavik potrebbe seguire le orme di Copenaghen, fissando una parità con la moneta unica, in modo da non risentire più delle variazioni eccessive degli ultimi tempi.

(Leggi anche: Islanda rimuove controlli sui capitali)

Certo, il paradosso sta proprio nel cambio: se il governo islandese riuscisse a indebolirlo o ne fissasse la parità contro l’euro, automaticamente i prezzi di beni e servizi in corone smetterebbero di crescere per i turisti stranieri, rendendo ancora più allettante una visita sull’isola, al netto dello shock che potrebbe seguire al raddoppio dell’IVA.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.