Arriva una nuova truffa ai danni di Ing, la banca del conto corrente Arancio, tramite Whatsapp. L’istituto di Credito sta inviando infatti ai suoi clienti una e-mail nella quale invita a prestare attenzione al messaggio che sta arrivando tramite Whatsapp. Quest’ultimo non è della Banca ma di persone senza scrupoli che cercano di spacciarsi per la Ing. L’obiettivo è quello di ottenere l’accesso al conto e svuotarlo. Ecco ulteriori informazioni in merito e come difendersi.
Truffa ai danni di Ing tramite Whatsapp: ecco come difendersi
Ing invita i suoi clienti a prestare la massima attenzione ad un messaggio che potrebbe arrivare su Whatsapp nel quale si chiedono i codici di accesso all’area riservata con urgenza. La banca invita a non effettuare mai tale operazione e di cancellare subito la chat senza rispondere.
Per non cadere vittima dei truffatori è bene sapere che l’unico numero Whatsapp della banca è il 344.3836914. Qualora si dovesse ricevere un messaggio da un numero diverso lo si dovrà subito cancellare. La Ing comunica poi che non sarà mai lei a contattare il cliente via chat e che non chiederà mai di inviare documenti o codici via WhatsApp.
La Banca usa un account WhatsApp Business ufficiale per cui quando si riceve un messaggio si potrà verificare se chi lo invia usa un semplice account personale. In che modo? Ebbene toccando il nome del contatto per visionare il profilo. Gli account di tipo business ufficiali hanno sempre badge verde dentro al profilo e vicino all’intestazione della chat. Qualora si abbiano dubbi su richieste sospette, comunque, si potrà chiamare la Banca del conto corrente Arancio al numero 800717273 da rete fissa. Inoltre il numero 02.9996789 dal cellulare o se si è all’estero.
Altri esempi di truffa ai danni di Ing che potrebbero svuotare il conto
Sulla sua pagina ufficiale la banca Ing ha inserito esempi di pagine truffa che cercano di carpire i dati personali dell’ignaro utente.
C’è poi l’esempio di sms truffa “Gentile cliente Le sue utenze sono limitate per mancato aggiornamento“. Viene chiesto poi di sbloccarle cliccando su di un link. Infine tra gli esempi di truffa via email c’è quella nella quale si comunica il blocco della carta dei codici operativi. Anche in questo caso si chiede di cliccare sul link se non si è richiesto tale servizio.
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