Truffa assicurazioni e falsi incidenti per ottenere rimborsi milionari

Sgominata banda che organizzava falsi incidenti auto per ottenere rimborsi milionari dalle assicurazioni.
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5 anni fa
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Tornano le truffe legate alle assicurazioni auto. A scoprire un’organizzazione che operava in tal senso, tra le province di Napoli e Avellino, è stata la Polizia Stradale di Roma che ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni. L’organizzazione agiva nel napoletano tramite un sistema per ottenere risarcimenti tramite falsi incidenti stradali. Nella pratica erano riusciti a truffare le compagnie assicurative e il fondo di garanzia per le vittime della strada.

 

Come si svolgeva la truffa?

E’ stata proprio una delle compagnie a denunciare dopo alcuni strani incidenti stradali che sembravano troppo simili tra loro. Dopo ben due anni di indagine la Polizia stradale ha svelato un vero e proprio sistema di finti incidenti. Al capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, c’era un avvocato del foro di Avellino con la complicità di altre persone. Ma come si svolgeva la truffa? Nella pratica i finti incidenti venivano presentati come sinistri in fuga in cui, chi lo procurava, poi, era sempre non rintracciabile e ogni membro per di più aveva un ruolo. Ad esempio c’è chi doveva occuparsi di trovare i finti testimoni, chi gli attori vittime degli incidenti e via dicendo. Dopo il finto sinistro, la vittima contattava l’avvocato e poi veniva accompagnata in ospedale da altri membri dell’organizzazione mentre un sedicente medico firmava certificati che attestavano le conseguenze traumatiche, utilizzando anche radiografie, si pensa sottratte dagli ospedali. In seguito, l’avvocato chiedeva il risarcimento al Fondo di garanzia oppure, qualora servivano l’intervento del giudice, entravano in scena un giudice di pace e un cancelliere compiacenti che facilitavano il percorso per ottenere il rimborso. 

Componenti retribuiti

Dalle indagini è anche emerso che tutti i componenti dell’organizzazione erano retribuiti a seconda del ruolo svolto anche perché, grazie all’intervento Giudice di Pace e del Cancelliere, il sistema era diventato praticamente infallibile e ogni mese l’organizzazione riusciva a produrre numerose iscrizioni a ruolo di falsi sinistri.

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