La dignità umana è arrivata alla frutta, ma l’inventiva e la fantasia dei truffatori è ancora bella pimpante. Ora spunta la truffa del finto rider, di cosa si tratta? A quanto pare a Roma la messa in scena dei criminali ha già mietuto qualche vittima. L’episodio più recente è avvenuto a Castro Pretorio, dove una donna a bordo della sua auto è stata coinvolta in un finto incidente con un rider che, cadendo dalla bicicletta, ha subito chiesto un risarcimento.
Il 10 ottobre 2024, la vittima si trovava in via Volturno quando è stata affiancata da un rider su una bicicletta.
Come funziona la truffa del finto rider?
La truffa del finto rider ricalca lo schema di altre truffe ben note, come quella dello specchietto. I truffatori simulano incidenti lievi, come una caduta in bicicletta, e cercano di ottenere un risarcimento immediato in denaro dalla vittima. Spesso, la scusa utilizzata è la necessità di continuare a lavorare, sfruttando la pietà e l’empatia dell’automobilista. Dopo aver accusato l’automobilista di essere la causa dell’incidente, il finto rider chiede un risarcimento immediato per poter riparare il danno e continuare a lavorare.
Quando la vittima propone di coinvolgere le forze dell’ordine o di compilare il cid, il truffatore rifiuta, tentando di risolvere la questione con il pagamento in contanti.
Altri illeciti simili
Oltre alla truffa del finto incidente, esistono altre truffe che sfruttano la figura del rider. Una delle più diffuse è la truffa delle false consegne. In questo caso, la vittima riceve un avviso tramite messaggio o telefonata che segnala l’arrivo di una consegna da parte di un noto servizio. Il truffatore, travestito da rider, si presenta alla porta con un pacco e chiede il pagamento di un piccolo importo, spesso con carta di credito. Qui, il rischio è che il POS utilizzato sia manomesso per clonare la carta della vittima o per sottrarre altre informazioni sensibili. In altri casi, il truffatore chiede il pagamento in contanti per il costo della consegna, approfittando del basso importo per non destare sospetti.
Questo schema si basa sulla fiducia nei servizi di consegna a domicilio, che ormai fanno parte della vita quotidiana di molte persone. La miglior difesa contro questi illeciti, compresa la truffa del finto rider, è mantenere la calma e non cedere alle richieste di pagamento immediato. In caso di incidente, è sempre consigliabile chiamare le forze dell’ordine o compilare un cid per verificare la veridicità del danno. Allo stesso modo, se si riceve una consegna non attesa, è bene verificare l’autenticità del servizio prima di effettuare pagamenti. Essere consapevoli di questi tentativi di truffa e agire con prudenza può evitare spiacevoli sorprese e proteggere il proprio denaro e le informazioni personali.
Riassumendo…
- La truffa del finto rider simula un incidente in bici, con richieste immediate di risarcimento in denaro da parte del truffatore.
- Altre truffe legate ai rider includono false consegne, con richieste di pagamenti tramite POS manomessi o in contanti.
- Per difendersi, è fondamentale mantenere la calma, non cedere a richieste di pagamento immediato e chiamare le forze dell’ordine.