Dalla Croazia arriva in Italia una nuova truffa, quella delle finte multe. Il numero crescente di segnalazioni al riguardo porta a mettere in allerta gli automobilisti che ricevono verbali sospetti. Come riconoscere se sono contraffatti?
Multe finte: occhio alla targa
La truffa è ben fatta e si basa sulla distrazione che chi riceve una multa ha spesso su alcuni dettagli identificativi che invece sono fondamentali. Primo fra tutti il numero della targa. Molti automobilisti si concentrano sul modello di auto e sull’infrazione commessa, con relativa sanzione, senza controllare che tutte le cifre della targa corrispondano.
La raccomandata della
finta multa inoltre arriva dalla Croazia, il che dovrebbe portare ad ulteriori sospetti. Per il resto il contenuto della missiva contiene, oltre al finto verbale della multa, l’invito a saldare tramite bonifico con il riferimento di avvocati e notai per rendere il tutto più credibile. Molti di questi verbali si riferiscono alla sosta su strisce blu senza tagliando ma non è escluso che arrivino finte multe anche per altre infrazioni. Se si ricevono finte multe la prima cosa da fare è segnalare la cosa il prima possibile alle forze dell’ordine competenti. La Polizia Postale ha aperto un’indagine per approfondire la questione.