Truffa newyorkese, nemmeno la beneficienza si più più fare

Truffatori sfruttano app di pagamento per false donazioni, sottraendo denaro. Ecco come proteggersi dalla truffa newyorkese.
39 minuti fa
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truffa newyorkese

Lo diceva il grande Eduardo in Non Ti Pago, ed è andata a finire proprio così; nemmeno più la beneficienza si può fare. Ora spunta la cosiddetta truffa newyorkese, di cosa si tratta e come difendersi?

La tecnologia digitale ha reso i pagamenti più semplici e immediati, ma ha anche aperto la strada a nuove truffe che sfruttano la fiducia delle persone. Una delle più recenti, segnalata a New York, coinvolge l’uso di app di pagamento come Venmo, Zelle e CashApp per ingannare le vittime con falsi appelli alla beneficenza. Questa truffa, che ha già sottratto decine di migliaia di dollari, dimostra quanto sia importante essere prudenti quando si effettuano transazioni digitali.

Come funziona la truffa newyorkese

I truffatori si presentano come volontari di organizzazioni benefiche, scuole o enti no-profit, cercando di raccogliere fondi per cause apparentemente nobili. Avvicinano le vittime per strada o in luoghi pubblici, spesso mostrando materiali che sembrano legittimi per aumentare la credibilità della loro richiesta. Una volta ottenuto il consenso per una donazione, suggeriscono di utilizzare un’app di pagamento digitale per inviare il denaro in modo rapido e sicuro.

Il problema nasce quando i truffatori dichiarano di non aver ricevuto il pagamento e chiedono alla vittima di verificare la transazione. A questo punto, con la scusa di controllare il telefono, si impossessano del dispositivo e in pochi secondi trasferiscono somme molto più elevate rispetto all’importo pattuito. Per evitare che la vittima si accorga subito del furto, possono anche disattivare le notifiche delle app bancarie, ritardando la scoperta della truffa.

Secondo le segnalazioni, le perdite per le vittime variano tra i 928 e i 3.500 dollari, con un totale di oltre 76.000 dollari sottratti tra gennaio e novembre 2024.

Le autorità di New York stanno cercando di identificare i responsabili e invitano i cittadini a prestare la massima attenzione quando effettuano donazioni in contesti non verificabili.

I rischi legati ai pagamenti digitali

Le app di pagamento digitale offrono comodità e velocità, ma comportano anche rischi significativi, soprattutto quando vengono usate in modo superficiale o senza adeguate precauzioni. Il problema principale di queste truffe è che una volta effettuato il trasferimento, il denaro è spesso difficile da recuperare. Le piattaforme come Zelle e CashApp non offrono rimborsi per pagamenti effettuati volontariamente, anche se risultano fraudolenti.

Inoltre, molte persone non sono consapevoli del fatto che concedere l’accesso al proprio telefono significa dare ai truffatori il pieno controllo su dati sensibili e informazioni bancarie. Anche un’operazione di pochi secondi può essere sufficiente per compromettere un conto corrente o effettuare bonifici non autorizzati.

Un altro rischio è la mancanza di consapevolezza sulle funzioni di sicurezza delle app. Ad esempio, molte di esse consentono di impostare limiti di spesa, richiedere conferme biometriche o notificare ogni transazione in tempo reale. Tuttavia, se queste misure non vengono attivate, l’utente si trova più esposto a potenziali raggiri.

Come proteggersi dalle truffe digitali

Per evitare di cadere vittima truffa newyorkese e di altre truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni.

La prima regola è non consegnare mai il proprio telefono a sconosciuti, soprattutto in situazioni che sembrano urgenti o che fanno leva sulla sensibilità delle persone. Anche se l’interlocutore sembra affidabile, è sempre meglio verificare l’identità e la legittimità della causa prima di effettuare un pagamento.

Inoltre, è consigliabile impostare limiti di trasferimento sulle app di pagamento e attivare l’autenticazione a due fattori o biometrica per ogni operazione. In questo modo, anche se un truffatore riesce a impossessarsi del telefono, avrà maggiori difficoltà a completare transazioni fraudolente. È importante anche monitorare frequentemente i propri movimenti bancari e attivare notifiche per ogni transazione. In caso di addebiti sospetti, bisogna contattare immediatamente la propria banca o il servizio clienti dell’app di pagamento per tentare di bloccare la transazione o segnalare l’attività fraudolenta.

Infine, quando si desidera effettuare una donazione, è preferibile rivolgersi direttamente ai siti ufficiali delle organizzazioni benefiche o utilizzare metodi di pagamento che offrano una maggiore protezione contro le frodi. Evitare di effettuare donazioni per strada o in contesti non verificati riduce notevolmente il rischio di cadere vittima di truffe.

La truffa newyorkese e le altre truffe che sfruttano le app di pagamento digitale sono in crescita e si basano sulla fiducia delle persone e sulla mancanza di conoscenza dei rischi informatici. La truffa newyorkese dei falsi volontari dimostra come i criminali riescano a manipolare le vittime per ottenere il loro denaro in modo rapido e quasi irreversibile. Per questo motivo, è essenziale essere sempre vigili e adottare misure di sicurezza per proteggere i propri dati e i propri fondi. Prestare attenzione a chi si avvicina con richieste di denaro e verificare sempre l’autenticità di una causa benefica può fare la differenza tra una donazione sincera e una truffa ben orchestrata.

Riassumendo.

  • I truffatori usano false raccolte fondi per rubare denaro tramite app di pagamento.
  • Le transazioni fraudolente spesso non sono rimborsabili.
  • Mai dare il telefono a sconosciuti e attivare protezioni di sicurezza.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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