Truffa WhatsApp, il messaggio si fa ancora più familiare

Attenzione alla truffa WhatsApp "Papà, ho perso il telefono". Ecco come riconoscerla, evitarla e proteggere i propri dati.
35 minuti fa
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truffa WhatsApp
Foto © Pixabay

Amici, parenti, conoscenti vari, non basta? Ora si passa al grado di parentela per eccellenza, quello tra padri e figli. La nuova truffa WhatsApp non usa più mezzi termini e punta dritto al sodo. “Papà, ho perso il telefono. Questo è il mio nuovo numero, puoi salvarlo e scrivermi su WhatsApp?“. Questo stratagemma, noto come “truffa WhatsApp”, mira a ingannare le persone facendole credere che il proprio figlio abbia cambiato numero a causa di un problema con il telefono.​

Come funziona la truffa WhatsApp

Il meccanismo di questa truffa è semplice ma efficace. Un malintenzionato invia un messaggio da un numero sconosciuto, fingendosi il figlio della vittima.

Il testo del messaggio comunica la perdita o il danneggiamento del telefono e fornisce un nuovo numero da salvare.

Una volta instaurata la comunicazione sul nuovo contatto, il truffatore, fingendosi il figlio, inizia a chiedere somme di denaro per affrontare presunte emergenze, come il pagamento di bollette o l’acquisto di un nuovo dispositivo. In alcuni casi, i truffatori possono anche richiedere informazioni personali o bancarie, aumentando il rischio per la vittima. ​

Esempi reali di truffa WhatsApp

Questo tipo di truffa non è solo teorico; ci sono stati casi concreti che evidenziano la sua pericolosità. Ad esempio, il cantante Marcello Cirillo ha denunciato pubblicamente di aver ricevuto un messaggio con il testo: “Papà, ho perso il telefono. Questo è un numero temporaneo, puoi salvarlo e memorizzarlo su WhatsApp?“. Fortunatamente, Cirillo ha intuito la possibile truffa e ha contattato direttamente la figlia, scoprendo che si trattava di un tentativo di frode. ​

Per evitare di cadere vittima di questa truffa WhatsApp, è fondamentale adottare alcune precauzioni:

  • Verifica dell’identità: Se ricevi un messaggio da un numero sconosciuto che afferma di essere un tuo familiare, contatta direttamente la persona al numero che conosci già per verificare la veridicità del messaggio.

  • Non condividere informazioni sensibili: Evita di fornire dati personali, bancari o altre informazioni sensibili tramite messaggi o chiamate non verificate.​
  • Non effettuare pagamenti senza conferma: Non inviare denaro o effettuare pagamenti basati su richieste ricevute tramite messaggi non verificati.​
  • Diffida di link sospetti: Non cliccare su link inviati da numeri sconosciuti, poiché potrebbero portare a siti malevoli progettati per rubare informazioni personali.​
  • Segnala il tentativo di truffa: Se sospetti di essere stato contattato da un truffatore, segnala immediatamente l’accaduto alle autorità competenti o alla Polizia Postale.​

L’importanza della consapevolezza digitale

La diffusione di truffe come questa sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza digitale. È essenziale rimanere informati sulle nuove tecniche utilizzate dai truffatori e condividere queste informazioni con amici e familiari, specialmente con coloro che potrebbero essere più vulnerabili. Ad esempio, gli anziani potrebbero non essere a conoscenza di queste truffe e potrebbero cadere più facilmente vittime. Educare e informare le persone a riconoscere i segnali di una possibile truffa può ridurre significativamente il numero di vittime.​

La “truffa WhatsApp” che sfrutta messaggi come “Papà, ho perso il telefono” rappresenta una minaccia concreta e insidiosa.

La chiave per difendersi risiede nella prudenza e nella verifica delle informazioni ricevute. Non lasciarti sopraffare dall’emotività del momento; prendersi il tempo necessario per accertarsi della veridicità delle richieste. Ricordare, la consapevolezza è la nostra migliore difesa contro le truffe online.

I punti chiave.

  • La truffa WhatsApp sfrutta messaggi ingannevoli in cui i truffatori fingono di essere un familiare che ha perso il telefono, chiedendo denaro per presunte emergenze.
  • Per difendersi è fondamentale verificare sempre l’identità di chi scrive, non condividere dati sensibili e non effettuare pagamenti senza conferma diretta.
  • Diffondere consapevolezza digitale aiuta a prevenire queste frodi, proteggendo soprattutto le persone più vulnerabili come gli anziani.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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