La truffa YouTube è l’ultima trovata dei cybercriminali per attirare le vittime con la promessa di guadagni facili in cambio di semplici attività online. I truffatori, sfruttando piattaforme come WhatsApp e Telegram, offrono un lavoro apparentemente innocuo: mettere like ai video di YouTube e ricevere pagamenti immediati. Tuttavia, il vero scopo è portare le vittime a investire cifre significative, che finiscono direttamente nelle tasche dei criminali.
Come funziona la truffa dei like su YouTube
La truffa inizia con un messaggio WhatsApp, spesso inviato da un numero estero.
Chi accetta viene poi indirizzato a un canale Telegram, dove un presunto responsabile fornisce dettagli sul pagamento. La prima fase è sorprendentemente autentica: i truffatori trasferiscono davvero i 5 euro promessi, spesso tramite bonifico istantaneo. Questo serve a costruire fiducia e a convincere la vittima a proseguire.
La truffa prosegue con una seconda attività simile, pagata il doppio. I truffatori versano altri 10 euro, consolidando ulteriormente l’idea che il “lavoro” sia reale. Tuttavia, è nella fase successiva che emerge l’inganno. Le attività seguenti richiedono un investimento iniziale, con la promessa di un ritorno economico del 30%. Le cifre richieste variano: si parte da 20 euro per arrivare fino a 3.000 euro, con la promessa di guadagni proporzionali.
In realtà, qualsiasi cifra inviata ai truffatori finisce nei loro conti senza alcun ritorno. Anche chi inizia con somme minime è spinto a investire di più, attratto dall’illusione di un guadagno crescente. Il meccanismo si basa su un calcolo preciso: i truffatori sono disposti a investire piccole somme iniziali (15 euro tra i primi due compiti) per convincere le vittime a sborsare importi ben più alti.
Perché questa truffa è pericolosa
La truffa YouTube è particolarmente subdola per diversi motivi. Innanzitutto, sfrutta la fiducia iniziale costruita attraverso pagamenti reali. Questo schema inganna anche le persone più caute, facendole credere che il lavoro sia autentico. Inoltre, il passaggio su Telegram rende difficile rintracciare i responsabili, garantendo ai truffatori un certo grado di anonimato.
Un altro aspetto preoccupante è il coinvolgimento di dati sensibili. Durante la procedura, le vittime sono spesso invitate a condividere il proprio IBAN per ricevere i pagamenti. Questo dettaglio potrebbe essere utilizzato anche per altre attività fraudolente, aumentando il rischio per la vittima.
Infine, questa truffa non si limita al danno economico. Chi cade in questo schema potrebbe finire in una lista di numeri considerati “facilmente truffabili”, aumentando le probabilità di ricevere ulteriori tentativi di frode da parte di altri criminali.
Come difendersi dalle truffe dei like
Evitare di cadere nella truffa YouTube richiede attenzione e consapevolezza. Alcuni consigli utili per proteggersi includono:
- Non rispondere mai a messaggi di sconosciuti che propongono guadagni facili, soprattutto da numeri esteri.
- Non condividere mai informazioni personali, come IBAN o dati bancari, con soggetti non verificati.
- Segnalare messaggi sospetti alle autorità competenti o al servizio clienti della piattaforma di messaggistica utilizzata.
- È importante ricordare che guadagni facili e veloci, come quelli proposti in questa truffa, sono quasi sempre falsi.
- Nessuno regala denaro senza un motivo, e i soldi non si guadagnano con pochi click su YouTube. Mantenere uno scetticismo sano è la chiave per evitare di cadere in questi schemi ingannevoli.
Questo nuovo stratagemma criminoso evidenzia quanto i criminali online siano disposti a investire piccole somme per ottenere grandi profitti. Il meccanismo sfrutta la fiducia iniziale delle vittime, conducendole passo dopo passo a investire cifre crescenti. Prevenire è l’unica vera difesa: non lasciarsi attirare da promesse irrealistiche e mantenere alta l’attenzione sui segnali di pericolo.
I punti salienti…
- La truffa YouTube promette guadagni facili per mettere like ai video, ma mira a ottenere investimenti crescenti dalle vittime.
- I truffatori costruiscono fiducia con piccoli pagamenti iniziali, per poi richiedere somme sempre maggiori senza restituirle.
- Per difendersi, è fondamentale non rispondere a messaggi sospetti, evitare di condividere dati personali e segnalare i tentativi di frode.