Aumentano a dismisura le truffe messe in atto con l’assegno circolare. Nell’era dei pagamenti internet con carte di credito, paypal e altri mezzi elettronici, è proprio uno dei metodi classici e “antichi” ad essere vittima dei raggiri. Ciò dimostra come a dispetto dell’innovazione tecnologica i criminali continuano a preferire l’assegno per truffare i malcapitati. Solo nei primi mesi del 2017 si sono registrati 11mila casi, oltre 39 episodi al giorno, per 80 milioni di danni. Gli uomini sono più colpiti delle donne con una percentuale del 56,5% contro il 43,5% del genere femminile.
Come colpiscono i truffatori
Secondo La Stampa, i truffatori colpiscono i due modi. O tramite la clonazione dell’assegno o attraverso l’intercettazione dell’assegno vero. Nel primo caso l’assegno circolare viene riprodotto fedelmente e poi incassato presentando documenti falsi mentre nel secondo caso l’assegno vero viene captato e incassato sempre con documenti falsi.
La gravità della vicenda è legata al fatto che la maggior parte delle volte si tratta di raggiri che colpiscono gli assegni Inps basandosi sui dati personali che siamo noi stessi a fornire attraverso la copia della carta di identità che viene chiesta quando attiviamo servizi online ad esempio. I dati sensibili, insomma, vengono venduti o tracciati attraverso la rete e poi copiati. Una volta ottenuti i dati e sottratto il denaro i criminali contraggono debiti o fanno acquisti importanti. La vittima se ne accorge mesi dopo quando, ignara, riceve il sollecito di pagamento di una rata di un prodotto mai acquistato a suo nome. E questo è solo un esempio delle truffe perpetrate ai danni dei cittadini.
Cosa fare
L’unico modo per evitare vicende del genere è controllare spesso l’estratto conto per rilevare strani movimenti e diffidare dalle offerte troppo vantaggiose fornendo dati sensibili sempre più nel mirino dei truffatori.
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