Truffe online, è la volta di BNL: in pericolo i conti, ma la banca offre servizi antifrode

Ancora un attacco hacker contro i correntisti del noto istituto bancario BNL: si tratta di phishing, i timori sono ridotti grazie ai servizi antifrode.
6 anni fa
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Come è consuetudine del nostro sito, diamo largo spazio alla denuncia delle truffe online: dopo Unicredit e Intesa San Paolo, questa è la volta della BNL. Il metodo è grossomodo sempre lo stesso, anche se i sistemi di sicurezza della banca sembrerebbero davvero a prova di frode. Ma andiamo con ordine: analizziamo di cosa si tratta, come difendersi in generale e come BNL aiuta i propri correntisti con un sistema molto efficiente.

Conto BNL a rischio attacco hacker: si tratta di phishing

Nelle ultime settimane sono stati lanciati parecchi allarmi contro le truffe online a danno di correntisti di vari istituti bancari.

L’ultimo in ordine di tempo è quello relativo a BNL. Il metodo utilizzato è sempre lo stesso, il ‘phishing’: si inviano email (ma, a volte, a seconda dell’azienda sotto attacco, anche messaggi e WhatsApp) che spesso allarmano i correntisti, si sostiene ad esempio che sono state ravvisate delle operazioni poco chiare sul proprio account; a questo punto si chiede di cliccare su un collegamento che riporta a siti solitamente molto simili a quelli ‘originali’; il passaggio successivo è l’inserimento dei propri dati (username e password, ad esempio) e la truffa è servita. Gli hacker sono in possesso di dati sensibili decisivi e il rischio è il prosciugamento dei propri risparmi.

Non è l’unica metodologia, comunque: a volte basta premere sul collegamento inserito nel messaggio della truffa online per ritrovarsi, senza saperlo, con un malware capace di ‘rubare’ dal nostro smartphone dati importanti, password e altro.

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Come difendersi e quali sono i sistemi antifrode BNL

Come difendersi dagli attacchi hacker? La regola aurea sarebbe sempre quella di non aprire mai alcun collegamento contenuto in un messaggio, in un WhatsApp o in una email, senza aver precedentemente contattato il call-center dell’azienda (o della banca) e aver chiesto spiegazioni.

I correntisti BNL, comunque, possono dormire sogni ‘relativamente’ tranquilli, anche qualora siano abboccati all’amo e abbiano consegnato dati sensibili ai cybercriminali.

Il motivo è semplicissimo: la banca, infatti, permette l’accesso al profilo e alle operazioni soltanto mediante una password che viene generata volta per volta (e valida per un solo utilizzo) da un ‘mobile token’. Come si legge sul sito BNL, ‘il Mobile Token genera OTP, cioè One Time Password, una password valida per un solo utilizzo, generata direttamente dalla tua app BNL. In questo modo è praticamente impossibile falsificare le password dispositive e le tue operazioni sono ancora più al sicuro (…) Il Mobile Token dell’app BNL è protetto da un sofisticato motore antifrode che prevede due livelli di sicurezza dell’autenticazione, in base alle operazioni che devi fare’. Per alcune operazioni (quelle più importanti) esiste anche un sistema rafforzato che, al momento opportuno, chiede all’utente una serie di dati inseriti nel momento della sottoscrizione; soltanto, la verifica dei dati incrociati permette che l’operazione venga effettuata.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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