Sta girando nel web la notizia dell’ennesima truffa del reddito di cittadinanza. E’ il caso di due campani, residenti in Abruzzo, che hanno percepito 35 mila euro per il reddito di cittadinanza pur avendo intestate 70 auto utilizzate tra le altre cose per furti e spaccio di droga in Campania e Puglia. Non solo: i due gestivano una vera e propria concessionaria abusiva. Sono notizie che suscitano giustamente rabbia nei cittadini onesti che faticano ad arrivare a fine mese. Ma siamo sicuri di prendercela con il giusto bersaglio? Riportiamo il contenuto di una lettera giunta in redazione da parte di un utente che ci scrive proprio dall’Abruzzo:
“Ho letto su diversi siti e giornali, anche locali perché scrivo dall’Abruzzo, del caso (l’ennesimo) dei due beneficiari del reddito di cittadinanza che avevano ben 70 auto intestate.
Le truffe del reddito di cittadinanza non esistono: esistono i truffatori e trovano ogni mezzo
“Questo modo di ragionare personalmente mi ha sempre fatto sorridere. Ma posso accettarlo se è una chiacchiera da bar. Però mi sconvolge vedere con quanta naturalezza viene proposto anche da giornalisti e politici.
Mio figlio ha preso il reddito di cittadinanza per sei mesi. Per fortuna ora ha trovato lavoro, ma senza il sussidio sarebbe stato molto difficile per lui mantenere sua figlia piccola. Il punto però non è solo difendere il reddito di cittadinanza, ma non farci fregare da questo ragionamento con cui i politici tolgono sussidi, bonus etc fingendo di farlo per noi, per difenderci dalle truffe! E’ giusto parlarne e ovviamente è fondamentale scovarle e combatterle. Però non facciamoci distogliere l’attenzione da un Governo evidentemente incapace (questo come il precedente) di arginare il problema”.