Italia anello debole delle economie avanzate
Basterebbe un minimo aumento dei tassi per peggiorare lo stato dei conti pubblici da un lato e fare schiantare la già debole ripresa dall’altro, attraverso il contraccolpo sui consumi e gli investimenti privati, con il risultato di accrescere ulteriormente il rapporto debito/pil a livelli non più sostenibili.
A differenza di allora, la Fed dovrà, però, tenere in maggiore considerazione gli effetti di una stretta sul resto del mondo e, in particolare, sui mercati emergenti, i quali rappresentano ormai il 40% del pil globale, quando fino a qualche decennio fa avevano un peso insignificante per l’economia mondiale. Ciò non toglie che Janet Yellen, similmente a Paul Volcker sotto Reagan, dovrà aumentare il costo del denaro per evitare che la stabilità dei prezzi venga smarrita e che le bolle finanziarie esplodano in faccia ai mercati e ai governi. Un grave rischio per l’Italia, che appare l’anello debole delle economie avanzate odierne e che inghiottita da una nuova eventuale crisi, avrebbe la forza di trascinare nel baratro persino l’euro, segnandone la fine. (Leggi anche: Petrolio, bomba del debito per paesi emergenti)