Se un lavoratore crede di dover aspettare i 67 anni di età per andare in pensione forse sta sbagliando. Non è sempre necessario raggiungere l’età di 67 anni per potersi pensionare. Esistono numerose misure di pensionamento anticipato che possono essere sfruttate, anche se alcune sono meno conosciute e quindi meno utilizzate. Di seguito, presentiamo un quadro dettagliato delle opzioni di pensione anticipata disponibili nel 2024.
Tutte le pensioni anticipate 2024, da quelle comuni a quelle che, sbagliando, pochi usano
La pensione anticipata ordinaria è una misura che consente di lasciare il lavoro senza limiti di età specifici, avendo sostituito dal 2012 le pensioni di anzianità.
- almeno 42,10 anni di contributi per gli uomini;
- almeno 41,10 anni di contributi per le donne;
- 35 anni di contributi effettivi, esclusi quelli figurativi per disoccupazione e malattia.
Un’altra opzione senza limiti anagrafici è la Quota 41 per i lavoratori precoci, che prevede:
- almeno 41 anni di contributi;
- 35 anni di contributi effettivi, esclusi quelli figurativi;
- almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età.
Questa misura è rivolta specificamente a quattro categorie:
- addetti ai lavori gravosi;
- disoccupati privi di Naspi da almeno 3 mesi;
- invalidi al 74%;
- addetti all’assistenza di parenti conviventi disabili da almeno 6 mesi.
Le professioni riconosciute come gravose e che permettono l’accesso alla Quota 41 per lavoratori precoci includono vari settori come la concia di pelli, la pulizia, i facchini, i conducenti di camion e treni, il personale ferroviario viaggiante, gli infermieri di turno nelle sale operatorie, gli educatori e i maestri di asilo, gli operai edili e di manutenzione, e molti altri.
Pensioni anticipate, ecco quando l’età resta un fattore fondamentale
Tutte le categorie menzionate per la Quota 41 possono accedere anche all’APE sociale, includendo lavoratori gravosi, caregiver, disoccupati e invalidi, con le stesse caratteristiche. Per i disoccupati, non è richiesto il vincolo dei tre mesi senza Naspi.
- almeno 63,5 anni di età;
- almeno 30 anni di contributi per disoccupati, invalidi e caregiver, e 36 anni per gli addetti ai lavori gravosi.
I lavoratori che non hanno contributi versati nel sistema retributivo possono optare per la pensione anticipata contributiva, con i seguenti requisiti:
- almeno 64 anni di età;
- almeno 20 anni di contributi;
- primo versamento contributivo non antecedente al 1° gennaio 1996;
- una pensione non inferiore a:
- 2,6 volte l’assegno sociale per le donne con più figli;
- 2,8 volte per quelle con un solo figlio;
- 3 volte per tutti gli altri.
Ecco le misure più particolari che si possono sfruttare per andare in pensione nel 2024
Le donne hanno vantaggi specifici con la pensione anticipata contributiva, e inoltre possono beneficiare dell’Opzione Donna, che rimane in vigore nonostante le restrizioni recenti. I requisiti per questa opzione sono:
- almeno 61 anni di età;
- almeno 35 anni di contributi;
- requisiti completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
Opzione Donna si rivolge a donne invalide al 74% o più, caregiver di parenti disabili conviventi da almeno 6 mesi, e donne licenziate o impiegate in aziende in crisi. A seconda del numero di figli, l’età per il pensionamento può variare:
- 59 anni per le licenziate o impiegate in crisi, indipendentemente dai figli;
- 59 anni per invalide e caregiver con più figli;
- 60 anni per invalide e caregiver con un solo figlio.
Le persone con disabilità specifica legata al lavoro possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, con requisiti di:
- almeno 61 anni di età per gli uomini;
- almeno 56 anni per le donne;
- disabilità almeno all’80%;
- almeno 20 anni di contributi.
Scivolo usuranti e tutte le altre opportunità
La pensione con lo scivolo per lavoro usurante ha requisiti specifici:
- almeno 61,7 anni di età;
- almeno 35 anni di contributi;
- quota 97,6 completata.
Le attività riconosciute come usuranti includono lavori in ambienti estremi come gallerie, miniere, e con esposizione a temperature elevate, oltre a lavori di bonifica dell’amianto e altri ambienti difficili.
Infine, la Quota 103 permette la pensione senza limiti anagrafici ma con calcolo contributivo specifico, richiedendo:
- almeno 41 anni di contributi;
- 35 anni di contributi al netto di quelli figurativi;
- almeno 62 anni di età.