In molti hanno una carta prepagata Postepay ma non tutti sanno che, a seguito della direttiva UE 2015/2366, da maggio 2018 scorso vi sono state delle modifiche contrattuali. Esse sono state migliori per le vittime di frodi e peggiori per chi preleva all’estero con una valuta diversa dall’euro. Ecco le info in merito.
I cambiamenti migliori di Postepay
Per chi non lo sapesse, a seguito direttiva europea 2015/2366, la riduzione della franchigia a carico dei clienti per pagamenti non autorizzati ovvero per coloro che sono rimasti vittime di frode (con strumenti di pagamento indebitamente utilizzati, rubati o smarriti) è passato da 150 euro a 50 euro.
Gli aumenti con carta Postepay
Se da un lato la direttiva ha portato benefici ai clienti truffati, dall’altra ha peggiorato alcune commissioni per i clienti. Esse per prelievi e pagamenti in valuta diversa dall’euro da ATM Visa/Visa Electron all’estero sono aumentati. Vediamo come. Prima quando ci si recava in viaggio in un paese non facente parte dell’Unione Europea e si prelevava, la commissione aveva un costo di 5 euro. Ora dal 1° luglio oltre ai 5 euro va aggiunto anche l’1,10% dell’importo prelevato. E non è finita.
Quando si effettua un pagamento in una moneta diversa dall’euro sui Pos degli esercenti che aderiscono al circuito Visa payWave o Pos virtuali mentre prima non vi era alcuna commissione, adesso c’è. Bisogna pagare infatti l’1,10% dell’importo complessivo. Ad esempio, se si comprerà su un sito online un prodotto in Inghilterra di 1.000 euro (con richiesta di pagamento in sterlina): mentre prima lo si pagava effettivamente 1.000 euro ora con la direttiva si pagherà 11 euro in più e quindi l’1,10% dell’importo complessivo.
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