Ultimo giorno oggi, 12 dicembre 2024, per i contribuenti partita IVA per aderire al concordato preventivo biennale. La chance dopo la riapertura legislativa. Infatti, il termine ordinario per aderire era stabilito al 31 ottobre 2024, ossia lo stesso termine id scadenza della Dichiarazione redditi 2024 (anno d’imposta 2023).
Tuttavia, il legislatore ha deciso di fornire un’altra chance per chi non è riuscito. Una chance che, tuttavia, non è per tutti ma solo per coloro che hanno regolarmente presentato la Dichiarazione redditi entro lo scorso 31 ottobre. In che modo aderire? Presentando la dichiarazione redditi integrativa entro oggi, 12 dicembre, senza sanzione.
Perché decidere per l’adesione al CPB?
Decidere di aderire al concordato preventivo biennale (CPB) comporta il vantaggio di bloccare il reddito (quello proposto dall’Agenzia Entrate e accettato dal contribuente) e le imposte su detto reddito. Il blocco è per due anni d’imposta (ossia 2024 e 2025) ovvero un solo anno (2024) per i contribuenti in regime forfettario. Ma aderire al CPB non è un obbligo ma una facoltà.
Ma aderire comporta anche vantaggi in termini di controlli fiscali. E non bisogna nemmeno farsi intimidire dalle ultime lettere di compliance ricevute dai contribuenti.
Le lettere di compliance ricevute dal fisco: la denuncia dei commercialisti
A proposito di lettere compliance ricevute, qualche giorno fa i sindacati dei commercialisti ne avevano denunciato il contenuto allarmante e intimidatorio.
I recenti invii di lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate non favoriscono la compliance fiscale, ma generano confusione e preoccupazione tra i contribuenti: si tratta di comunicazioni prive di reale contenuto tecnico-informativo, che provocano timori tra i cittadini e impongono ai commercialisti attività di assistenza a basso valore aggiunto, spesso difficilmente retribuibili.
Le lettere di compliance, concepite per promuovere il corretto adempimento fiscale e favorire la trasparenza con l’amministrazione finanziaria, sembrano diventate uno strumento intimidatorio, come dimostra l’affermazione: “L’Agenzia individua i casi anomali selezionati per le attività di controllo”.
Queste le parole che avevano espresse in un comunicato congiunto i sindacati Ungdcec, Aidc e Adc.
Adesione al CPB e lettere compliance: la risposta dell’Agenzia Entrate
Ma pronta è arrivata la risposta dell’Agenzia Entrate che in apposita FAQ sulle lettere compliance pubblicata sul proprio sito istituzionale ha tenuto a precisare che non si tratta di lettere intimidatorie.
L’Amministrazione ha dichiarato che la comunicazione ricevuta dai contribuenti ha un valore puramente informativo e non anticipa un’attività di controllo e non richiede di attivarsi per fornire un riscontro all’Agenzia delle Entrate. L’intento dell’informativa, continua l’Agenzia, è di richiamare l’attenzione sulla possibilità di verificare quanto dichiarato e consentire la correzione in autonomia di eventuali errori, anche mediante il ravvedimento operoso.
Riassumendo
- Entro oggi, 12 dicembre 2024, l’adesione al concordato preventivo biennale (CPB)
- La chance riguarda coloro che hanno presentato la Dichiarazione redditi 2024 (anno d’imposta 2023) entro il termine ordinario del 31 ottobre 2024
- L’adesione ritardata richiede di presentare una dichiarazione integrativa entro oggi 12 dicembre.
- Per la dichiarazione integrativa finalizzata ad aderire al CPB non si applica sanzione.
- Botta e risposta tra commercialisti e Agenzia Entrate in merito alle ultime lettere di compliance ricevute dai contribuenti