Picco produzione di diamanti nel 2019
I tempi cambiano e chi non si adegua è perduto. Per andare incontro ai giovani, rinomatamente più squattrinati dei loro genitori, Tiffany sta offrendo diamanti in Cina anche a 500 dollari o persino a meno di 250 dollari. Inutile dire che le pietre a prezzi inferiori a 500 dollari stanno registrando tassi di crescita a doppia cifra. (Leggi anche: Industria diamanti punta sui giovani e cambia slogan)
Ma il prezzo, si sa, lo forma il mercato, vale a dire l’incontro tra domanda e offerta. E mentre tutti hanno acceso i fari sulla prima negli ultimi tempi, la società di ricerca Bain riporta di avere stimato un picco della produzione di pietre preziose nel 2019, successivamente al quale si dovrebbe registrare un calo annuo dell’offerta dell’1-2% fino al 2030. Chiaramente, nuove scoperte potrebbero ravvivare l’offerta, anche se sembrano meno probabili, dopo che sono state scandagliate 7.000 località nel mondo e solamente una sessantina ospita i preziosi reticoli cristallini di carbonio a forma tetraedrica.
Le esplorazioni non sono certamente finite, ma davvero i diamanti potrebbero non essere per sempre, tanto che da tempo ci sta pensando la scienza ad allontanare lo spettro della penuria di pietre, riproducendole in laboratorio e a costi chiaramente molto più bassi. Ma questa è tutta un’altra storia e di certo la magia di un diamante naturale non è nemmeno commensurabile ai magheggi di bravi riproduttori da laboratorio.