Un errore nel calcolo del reddito che ha fatto perdere il bonus 200 euro a molti pensionati

Nella certificazione unica è indicato un reddito che non corrisponde a quello effettivamente indicato nella dichiarazione dei redditi
2 anni fa
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Bonus 200 euro

Un doccia fredda per i pensionati che almeno sulla carta hanno diritto al bonus 200 euro.

Infatti, a causa delle incongruenze dei sistemi di controllo dell’Inps sulle certificazioni uniche, in molti, nonostante rispettino i requisiti previsti dal DL Aiuti, non hanno ricevuto il bonus.

Il motivo preciso? Scopriamolo insieme.

Il bonus 200 euro per i pensionati

In base alle previsioni di cui all’art.32 del D.L. 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti, anche i pensionati hanno diritto al bonus 200 euro. Il bonus  spetta anche a chi beneficia di trattamenti di accompagnamento alla pensione.

In particolare, il bonus è riconosciuto ai pensionati con un un “reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35.000 euro.

Ai fini della verifica della soglia di 35.000 euro, non devono essere considerati:

  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati,
  • il reddito dell’abitazione e
  • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Nella circolare n° 73/2022, l’INPS ha chiarito che ai fini dell’erogazione provvisoria (ci saranno ulteriori controlli) del bonus 200 euro, effettua i necessari controlli reddituali sui:

  • redditi da Certificazioni Uniche 2022 emesse dall’Istituto;
  • redditi da flussi UniEmens;
  • redditi derivanti da rapporti di collaborazione soggetti all’iscrizione in Gestione separata;
  • redditi dichiarati dai pensionati per l’anno 2021 noti all’Istituto ai fini delle verifiche del diritto e della misura delle prestazioni collegate al reddito in godimento;
  • assegni straordinari del credito, credito cooperativo e Poste italiane soggetti a tassazione separata (aventi categoria: 027, 028, 127, 128), è stato considerato l’importo lordo da assoggettare a tassazione separata derivante dai trattamenti stessi.

Detto ciò, veniamo a quanto anticipato in premessa.

La verifica dei redditi e le incongruenze rispetto alla certificazione unica

Il comma 4 del sopra citato art. 32 prevede che:

L’indennita’ una tantum di cui al comma 1 e’ corrisposta sulla base dei dati disponibili all’Ente erogatore al momento del pagamento ed e’ soggetta alla successiva verifica del reddito di cui ai commi 1 e 2, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’Amministrazione finanziaria e da ogni altra amministrazione pubblica che detiene informazioni utili.

E’ proprio nella fase dei controlli preventivi che per alcuni pensionati è saltato il bonus 200 euro.

In particolare, il reddito riportato nella certificazione unica, CU, non tiene conto delle deduzioni di cui hanno diritto i pensionati nella dichiarazione dei redditi.

Da qui, è chiaro che non c’è corrispondenza tra il reddito da CU e quello più basso risultante dalla dichiarazione dei redditi.

Infatti, è successo che il bonus è stato disconosciuto a pensionati che da CU avevano un reddito più alto del limite di 35.000 euro ma che in realtà, grazie alle deduzioni spettanti, in dichiarazione dei redditi scendevano sotto tale soglia.

A ogni modo, è probabile che l’INPS a breve intervenga con un apposito comunicato con il quale risolverà tale problematica e nella fase dei controlli terrà conto delle deduzioni sul reddito spettanti al pensionato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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