Una pensione intera per pagare le bollette: assistenza e bonus urgenti

Servirà una pensione intera mensile per pagare i rincari delle bollette di luce e gas. Le stime dei consumatori.
3 anni fa
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bollette

L’aumento della pensione quest’anno sta per rivelarsi una gioia di breve durata. I tanto agognati incrementi degli assegni se ne andranno infatti in spese energetiche e tasse.

La rivalutazione della rendita (1,7%) degli italiani, unita all’incremento dell’assegno derivante dalla riforma Irpef sarà divorato dall’aumento delle bollette. Gas ed elettricità in particolare.

Quando la bolletta si mangia la pensione

L’allarme è stato lanciato dalle associazioni dei consumatori. E a breve i pensionati inizieranno a fare i conti con l’impatto del caro energia al punto che qualcuno sta già pensando di non riscaldare la casa tutti i giorni e di usare meno gli elettrodomestici.

Ma basterà a contenere la spesa delle bollette? A conti fatti, no. Le associazioni dei consumatori mettono infatti in guardia i pensionati sul caro bollette in arrivo:

la spesa energetica di luce e gas è prevista in rialzo del 50% in media

Questo significa che un pensionato che prende 1.000 euro al mese di pensione deve mettere in conto un incremento senza precedenti dei costi per luce e riscaldamento. In pratica, servirà una intera mensilità per compensare gli aumenti energetici del 2022.

Bonus e interventi urgenti

A fronte di ciò l’intervento del governo per contenere la spesa abbattendo i costi fissi (accise, oneri di sistema, Iva) sembra non avere la forza necessaria a contrastare gli aumenti. Le associazioni dei consumatori già pensano che sarà il solito fuoco di paglia che non aiuterà più di tanto le fasce più deboli, cioè i pensionati. Fa notare l’Adiconsum:

Questi aumenti finiranno per azzerare il bonus sociale che prevede uno sconto dai 128 a 177 euro all’anno per luce e da 67 a 245 euro all’anno per gas per le famiglie con ISEE fino a 8.250 euro o per le famiglie numerose fino a 20000 euro, famiglie particolarmente fragili”.

Coloro che subiranno il contraccolpo maggiore saranno i pensionati con assegni inferiori a 1.000 euro al mese.

La pensione bassa non è infatti in grado di mitigare l’impatto degli aumenti delle bollette, anche considerando gli sconti previsti dai bonus sociali.

Per chi prende pensioni più alte e fino a 1.500 euro al mese (la maggior parte dei pensionati) l’impatto sarà comunque tangibile e probabilmente si farà sentire sui consumi. Solo chi ha pensioni più alte potrà digerire la spesa, ma si tratta di una percentuale di pensionati molto bassa.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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