L’esenzione canone RAI è possibile anche quando in casa è presente un televisore. Ricordiamo che il presupposto per il pagamento della tassa è proprio la detenzione dell’apparecchio televisivo.
Vediamo, tuttavia, quando e come è ammesso non pagare il canone anche se il cittadino gode del servizio della televisione nazionale.
Come non pagare se non si ha la TV
Il canone RAI è pagato ancora oggi (dal 2016) mediante addebito diretto sulla fattura dell’utenza elettrica residenziale. Vige, infatti, nel nostro Paese la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica residenziale si presume anche possessore di TV in casa e, quindi, soggetto al pagamento del canone.
Ad ogni modo, se, nonostante intestatari di utenza elettrica, non si possiede in casa alcuna TV, allora è possibile sottrarsi all’addebito inviando, all’Agenzia delle Entrate, una dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il relativo quadro A (vedi anche Canone RAI 2022, la scadenza per chiedere l’esonero si avvicina).
Esenzione canone RAI se si possiede la TV: ecco i casi
Ci sono due specifici casi in cui, tuttavia, anche se si possiede il televisore è possibile godere di esenzione canone RAI. Si tratta:
- dell’esenzione per coloro che hanno compiuto il 75° anno di età ed hanno un reddito (riferito all’anno precedente) che, insieme al quello del convivente, non supera gli 8.000 euro
- e dell’esenzione per diplomatici e militari stranieri.
Con riferimento a questi ultimi, l’esenzione canone RAI si applica per effetto di convenzioni internazionali in favore di
- agenti diplomatici
- funzionari o impiegati consolari
- funzionari di organizzazioni internazionali
- militari di cittadinanza non italiana o personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia.
Ad ogni modo sia per gli over 75 che per i diplomatici e militari stranieri, il beneficio non è automatico, ma bisogna presentare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.
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