Investire su Banche Italiane, con Cedole Fisse e Protezione Conservativa

Certificato di Unicredit per investire su banche del territorio italiano, con cedole fisse e protezione condizionata conservativa,
6 mesi fa
3 minuti di lettura
Investire con Unicredit su Banche Italiane, con Cedole Fisse e Protezione Conservativa

All’interno del parco dei Certificati emessi da Unicredit ne balza all’occhio uno di recente emissione ché consente di investire su 2 società appartenenti al macro-settore finanziario italiano, e più precisamente all’industria bancaria.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema bancario – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata da eventuali discese dei sottostanti.

Molto importanti inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e le cedole mensili fisse (redditi diversi in quanto derivanti da derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostati del certificato di Unicredit sono quotati in Italia (FTSE MIB) e rappresentati da: Unicredit (UCG) e Banco BPM (BAMI).

Le 2 azioni hanno core business uguale essendo tutte e 2 banche, e sono quindi positivamente correlate. In altre parole diminuisce il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.

Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, e quindi dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione.

Inoltre il “tris” azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio tutte e due sono classificate come fortemente momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>98%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri).

Si passa ora ad spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff

Unicredit Certificati Fixed Cash Collect: struttura

A seguire la struttura del certificato targato Unicredit:

  • Barriera europea sul capitale al 50% dei valori iniziali
  • Cedole mensili incondizionate dello 0,72% (8,64% annuo incondizionato sul valore nominale unitario)
  • Ultima Cedola Mensile condizionata dello 0,72% (con trigger uguale alla barriera europea)
  • Opzione Quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Scadenza a 3 anni e 7 mesi
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 98,90 Euro – intorno alle 12:18 del 30.05.2023-

Unicredit Certificati Fixed Cash Collect: funzionamento del payoff

Questo certificato è stato emesso da Unicredit il 29.05.2024 e: ha data di valutazione finale posta al 16.12.2027 (scadenza/liquidazione 23.12.2027), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Questo certificato paga quindi un flusso cedolare mensile incondizionato di 0,72 Euro ogni mese e fino al penultimo (42 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore dei sottostanti.

A scadenza si prefigurano 2 scenari:

  • l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola condizionata se ogni sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea (posta al 50% dei valori iniziali): nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 42 le cedole;
  • in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio incondizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante WO (Worst Of, ossia con valore finale minore in % rispetto il valore iniziale), considerando però nel computo anche le precedenti 42 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito.

Da notare la presenza dell’opzione quanto: nonostante ci siano sottostanti denominati in USD (dollari americani), il potenziale rimborso del capitale e l’elargizione del flusso cedolare incondizionato avviene in Euro, senza dover preoccuparci di potenziali variazioni (a favore o a sfavore) del tasso di cambio EUR/USD.

Da notare inoltre la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Il portafoglio sottostante

I valori iniziali e le barriere dei sottostanti di questo Certificato a marchio Unicredit sono i seguenti:

  • UCG: valore iniziale (36,145 Eur), Barriera (18,0725 Eur)
  • BAMI: valore iniziale (6,482 Eur), Barriera (3,241 Eur)

Codice ISIN del prodotto

DE000HD5VL33

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

fondo pensione figli o nipoti
Articolo precedente

Fondi pensione: rendimenti in frenata ad aprile, il Tfr va meglio

BTp short term e BTp€i in asta venerdì 25 ottobre
Articolo seguente

BTp 2029, rendimento all’emissione salito al 3,54%: conviene?