In questo articolo vediamo quali sono le differenze tra locazione e usufrutto. Entrambe sono istituti giuridici che permettono l’uso del bene in oggetto ma a ciascuna coincide una distinta divisione di poteri e di obblighi tra le parti.
Contratto di locazione e usufrutto cosa sono
La locazione è un contratto consensuale e ad effetti obbligatori nel quale il locatore garantisce il godimento di un bene a favore del locatario o conduttore per un periodo preciso e dietro pagamento di un corrispettivo o canone.
Una volta finito il contratto, il conduttore è tenuto a restituire il bene ricevuto nello stesso stato in cui l’ha trovato. Salvo diverse disposizioni, il
contratto di locazione non può eccedere i 30 anni. Il locatore ha anche degli obblighi: consegnare il bene in buono stato, mantenere il bene in condizioni ottimali affrontando le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e tutelare il conduttore. Quando si parla di
locazione di beni immobili le
spese per la manutenzione della cosa locata sono a carico del locatore, mentre le piccole spese devono essere affrontate dal conduttore, così come le spese di ordinaria amministrazione. Gli
obblighi del conduttore sono: restituire il bene locato nelle stesse condizioni in cui viene dato, senza però contare il deterioramento usuale dovuto all’uso, pagare il canone e usare con diligenza il bene.
L’usufrutto, invece, è un diritto reale sulla cosa altrui, che può essere mobile o immobile e si fonda per volontà della legge o dell’uomo o tramite usucapione. In questo caso l’usufruttuario ottiene il diritto di adoperare e far propri i frutti della cosa e di conseguenza limita il proprietario e i suoi diritti che si trasforma in nudo proprietario. Parlando della durata dell’usufrutto, questa è valida per l’intera durata di vita dell’usufruttuario. Quest’ultimo può: godere della cosa e fare propri i frutti naturali e civili della cosa, ad esempio può a sua volta dare in locazione un bene, rispettando la destinazione economica.
Tra gli
obblighi dell’usufruttuario ci sono: la restituzione della cosa entro il termine stabilito, la custodia e l’amministrazione della cosa. Parlando di spese, a carico dell’usufruttuario ci sono quelle relative all’ordinaria manutenzione, le imposte caricanti sul reddito e gli oneri incombenti sulla proprietà. In sintesi al proprietario può cambiare la destinazione economica della cosa e può anche vendere il bene.