Vacanza a mare, un vero salasso: come risparmiare in 10 semplici mosse

L’aumento vertiginoso dei prezzi può rendere una semplice vacanza a mare un vero e proprio salasso: ecco come risparmiare.
1 anno fa
3 minuti di lettura
Risparmiare in crociera: come abbattere i costi.

Il grande scrittore Herman Melville diceva che “il mare è l’immagine dell’inafferrabile fantasma della vita”, ma al giorno d’oggi godersi una semplice vacanza a mare sta diventando sempre più difficile, inafferrabile in un certo senso. I rincari sono all’ordine del giorno e più ci si avvicina al fatidico momento del meritato riposo più i costi salgono, i prezzi delle strutture aumentano, e la possibilità di godersi un po’ di relax diminuiscono.

Inutile girarci attorno: andare in spiaggia sta diventando sempre più un lusso e così le giornate da godersi si riducono sempre di più.

Ma perché non recuperare antiche abitudini o acquisirne di nuove per evitare il salasso?

Ecco dieci utili consigli su come risparmiare per una vacanza a mare soddisfacente e rilassante.

Dove, quando e come: consigli su come risparmiare per una bella vacanza a mare

Il primo consiglio della nostra guida su come risparmiare per la propria vacanza al mare riguarda il ‘dove’. La scelta della località è decisiva e i prezzi degli stabilimenti sono estremamente variabili lungo tutta la penisola. Il suggerimento è semplicissimo: spesso vicino alle spiagge più rinomate, e dunque più costose, ce ne sono di altrettanto belle ma dove è possibile risparmiare notevolmente. Perché non sceglierle?
E poi c’è il ‘quando’. È ovvio che andare in vacanza a luglio e agosto costa di più. Se si ha la possibilità conviene scegliere il mese di giugno o di settembre. Il risparmio è assicurato e il mare è decisamente più bello e pulito senza l’orda di turisti consueta.

Passiamo adesso ai consigli sulle spiagge. La soluzione più conveniente è sicuramente la spiaggia libera. Sì, bisogna rinunciare a qualche comodità, ma il risparmio è davvero incredibile. A volte, basta andare poco fuori dal centro e si trovano meravigliose spiagge libere, senza la calca di turisti e con il mare cristallino. Ma poi c’è un’altra grande anomalia (o vergogna?) italiana: le norme non sono rispettate e spesso le spiagge libere sono ridotte a minuscoli intervalli tra uno stabilimento e l’altro.

Ebbene, sappiate che i lidi sono obbligati dalla legge a permettere il libero transito e accesso alla battigia e al mare. Si tratta della legge n. 217 del 2011 e la legge n. 296 del 2006. Qualora i proprietari non vogliano farvi accedere, basterà chiamare le forze dell’ordine.

Esistono poi in molte località le spiagge libere attrezzate. Si tratta di aree demaniali date comunque in concessione, ma il cui accesso è assolutamente gratuito. Qualora si voglia usufruire di servizi come lettini e ombrelloni si può decidere giornalmente il noleggio. Solitamente sono comunque gratuiti servizi come le docce e i bagni.

Ma se proprio non si può rinunciare allo stabilimento balneare ‘classico’, c’è sempre la possibilità di allontanarsi magari di un chilometro dal centro e risparmiare notevolmente.

Vacanza a mare, un vero salasso: come risparmiare in 10 semplici mosse

Ma entriamo maggiormente nello specifico. Immaginiamo di voler prenotare uno stabilimento balneare. Quanti lettini noleggiare? Siamo sicuri che ne serva davvero uno per ogni membro della famiglia? I bambini sono spesso a mare, i figli adolescenti con le loro comitive, e noi adulti faremmo bene ogni tanto ad alzarci e a fare qualche passeggiata sulla battigia. Se poi la nostra vacanza a mare è con amici, perché non organizzarsi insieme e risparmiare?

Altra questione. Siamo davvero sicuri che abbiamo bisogno di lettini e ombrelloni tutto il giorno? Molti vanno a mare soltanto la mattina, altri, i nottambuli, quasi esclusivamente il pomeriggio. Perché non regolarsi di conseguenza? Da ricordare comunque che l’abbonamento costa meno se lo facciamo mensile invece che quattro settimanali, settimanale invece che sette giornalieri.
Anche la posizione conta. Sappiamo bene che le prime due file costano un bel po’ in più.

È davvero utile stare lì se non abbiamo bambini da seguire? E anche in quel caso: perché non seguirli passeggiando sul bagnasciuga? È davvero preferibile stare nelle primissime posizioni e beccarsi le pallonate di chi gioca in riva al mare?

Un’altra notevole voce di spesa è il bar dello stabilimento balneare. Prezzi alle stelle e, per quanto riguarda i ristoranti, non sempre una grande qualità. Perché non acquistare i gelati per i bambini al chioschetto poco fuori al lido? Perché non portarsi un panino per pranzo e godersi poi una bella cena in un posto dove siamo sicuri di spendere il giusto?

E concludiamo con la questione degli acquisti in vacanza. Costumi da bagno e creme solari costano molto meno in città che nelle località di mare. Ma se proprio dobbiamo effettuare acquisti in vacanza, perché non andare all’ipermercato?

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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