Vacanze e voli low cost a rischio: perché potrebbero viaggiare solo i ricchi?

Sarà un'estate insolita, tra corse nelle seconde case e rischio rincari per i voli aerei.
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5 anni fa
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Come saranno le vacanze estive durante la fase 2? Sicuramente tutte italiane e con una corsa alle seconde case. Ad oggi le incognite sono tante, soprattutto per gli spostamenti fuori dai confini nazionali per cui ancora non si sa nulla a riguardo. 

Voli aerei solo per ricchi?

Il coronavirus ha letteralmente cambiato le abitudini di tutti e anche il modo di viaggiare. Non sappiamo se e quando si potrà tornare a volare ma il rischio che quando torneremo a farlo i prezzi saranno alti c’è.

I voli low cost a prezzi bassi potrebbero diventare un miraggio. Le compagnie aeree se dovranno rispettare tutte le regole di distanziamento sociale, compreso il posto vuoto in mezzo, potrebbero alzare i prezzi per recuperare i costi. Non a caso, tra le ipotesi peggiori, quella di un ritorno agli anni ‘80 quando i viaggi in aereo erano prerogativa dei ricchi o quasi. 

Togliere il posto in mezzo infatti, significa dimezzare la capienza sui voli e di conseguenza le compagnie dovrebbero far qualcosa per rientrare nei costi. Airlines for Europe (A4E), che rappresenta 16 compagnie aeree, ha inviato una lettera all’Unione europea dove dice che “il distanziamento sociale non è né necessario né praticabile a bordo di un aereo“. Il distanziamento sociale insomma non sembra essere un modello finanziariamente sostenibile. Una tesi appoggiata anche da Ryanair, che durante un’intervista aveva già annunciato che se dovrà volare con il posto vuoto in mezzo piuttosto non volerà. Easyjet invece aveva accolto la richiesta considerando che quando si potrà a tornare a volare, soprattutto i primi mesi, le prenotazioni saranno molto basse rispetto al passato. In effetti da un’indagine della Iata è emerso che il 40 per cento degli intervistati vorrebbe aspettare almeno sei mesi prima di tornare a volare contro un 60 per cento che conta di farlo prima.

La corsa alle seconde case

Tra le poche certezze, tenendo presente che il virus sarà ancora in circolo per molti mesi, il fatto che sarà un’estate all’insegna delle vacanze italiane, soprattutto verso le seconde case al mare o in montagna, per chi ce le ha.

Giorgio Palmucci, presidente Enit, aveva già parlato di crollo delle prenotazioni del 57 per cento durante l’estate 2020 il che fa presupporre una stagione insolita. Nonostante l’ultimo decreto vieti il trasferimento nelle seconde case, si pensa che durante l’estate ci possa essere un allentamento in tal senso visto che già, in Veneto e Puglia, delle ordinanze hanno dato il via libera per gli spostamenti nelle seconde case situate in regione ma solo per manutenzione e con obbligo di rientrare nel domicilio. Non è un caso che dopo l’ordinanza, sulle strade venete sia iniziato un traffico sostenuto verso le località di vacanza dove i cittadini hanno seconde case. I prossimi mesi quindi, se tutto andrà bene, forse si potrà viaggiare ma quasi certamente solo in Italia e con tutte le incognite legate ad hotel e strutture ricettive che dovranno rispettare regole precise. Per ora sembra che ad avere la meglio saranno le seconde case nelle località di mare o montagna. 

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