Come saranno le vacanze estive durante la fase 2? Sicuramente tutte italiane e con una corsa alle seconde case. Ad oggi le incognite sono tante, soprattutto per gli spostamenti fuori dai confini nazionali per cui ancora non si sa nulla a riguardo.
Voli aerei solo per ricchi?
Il coronavirus ha letteralmente cambiato le abitudini di tutti e anche il modo di viaggiare. Non sappiamo se e quando si potrà tornare a volare ma il rischio che quando torneremo a farlo i prezzi saranno alti c’è.
Togliere il posto in mezzo infatti, significa dimezzare la capienza sui voli e di conseguenza le compagnie dovrebbero far qualcosa per rientrare nei costi. Airlines for Europe (A4E), che rappresenta 16 compagnie aeree, ha inviato una lettera all’Unione europea dove dice che “il distanziamento sociale non è né necessario né praticabile a bordo di un aereo“. Il distanziamento sociale insomma non sembra essere un modello finanziariamente sostenibile. Una tesi appoggiata anche da Ryanair, che durante un’intervista aveva già annunciato che se dovrà volare con il posto vuoto in mezzo piuttosto non volerà. Easyjet invece aveva accolto la richiesta considerando che quando si potrà a tornare a volare, soprattutto i primi mesi, le prenotazioni saranno molto basse rispetto al passato. In effetti da un’indagine della Iata è emerso che il 40 per cento degli intervistati vorrebbe aspettare almeno sei mesi prima di tornare a volare contro un 60 per cento che conta di farlo prima.
La corsa alle seconde case
Tra le poche certezze, tenendo presente che il virus sarà ancora in circolo per molti mesi, il fatto che sarà un’estate all’insegna delle vacanze italiane, soprattutto verso le seconde case al mare o in montagna, per chi ce le ha.
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