Vaccino obbligatorio, multa o premio per prime dosi anche in Italia?

Il vaccino obbligatorio potrebbe essere imposto per legge presto anche in Italia. Ecco come si muovono in Europa e i nostri numeri.
3 anni fa
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Verso il vaccino obbligatorio?

La variante Omicron del Covid turba i sonni dei governi, terrorizzati alla sola ipotesi che la recrudescenza dei contagi possa richiedere nuove chiusure. La situazione più delicata si vive in Austria e Germania. A Vienna, il Parlamento ha sostenuto quasi all’unanimità la proposta del governo di prolungare il “lockdown” per tutti di dieci giorni fino a metà dicembre. Partito Popolare, Verdi e Partito della Libertà hanno dato il loro assenso. Con poco più del 70% della popolazione ad avere ricevuto almeno una dose, il paese si conferma tra i meno vaccinati d’Europa.

In Germania, per quanto i contagi abbiano iniziato a scendere, il dramma è palese e gli ospedali stanno stentando a resistere all’elevato numero di ricoveri. I tedeschi che hanno ricevuto almeno una dose contro il Covid sono circa il 71%, qualcosa come 7 punti in meno dell’Italia. E il cancelliere in pectore Olaf Scholz è stato esplicito, quando nel corso di un’intervista ha parlato della necessità di imporre il vaccino obbligatorio. Israele ci sta pensando, mentre la Grecia è già passata ai fatti.

Il governo conservatore di Kyriakos Mitsotakis ha imposto una sanzione di 100 euro al mese per gli over 60 che continuano a non vaccinarsi. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere la sanità ellenica. Alla fine di novembre, oltre mezzo milione di ultrasessantenni risultava ancora non vaccinato. Di tenore opposta la misura adottata dalla Slovacchia, la quale offre sempre agli over 60 un voucher di 500 euro spendibile in locali e ristoranti, retroattivamente anche a chi si è già vaccinato.

Vaccino obbligatorio con un green pass ancora più super?

In Italia, l’ipotesi del vaccino obbligatorio resta ancora un tabù in politica. Tuttavia, se la Germania nelle prossime settimane andasse in quella direzione, il dibattito dentro la maggioranza si accenderebbe. E ad aprire la strada è stata l’altro ieri la stessa Commissione europea, che per bocca della presidente Ursula von der Leyen ha espresso il convincimento che sarebbe arrivato il momento di discuterne.

Al 30 novembre, le persone che nel nostro Paese non avevano ricevuto neppure una dose contro il Covid erano circa 6,7 milioni. Allo stesso tempo, stanno salendo le vaccinazioni quotidiane, sebbene per i due terzi riguardino le terze dosi. Le prime dosi stanno procedendo al ritmo medio di circa 25.000 al giorno, troppo poche per scalfire il “muro” dei no-vax.

La situazione pandemica in Italia è tra le migliori al mondo. Bassi i contagi e persino i decessi, tallone d’Achille nella prima fase della pandemia. Ma il premier Mario Draghi non vuole buttare al mare il relativo vantaggio di queste settimane. E’ vero che risultiamo tra i più vaccinati al mondo, ma d’altra parte staremmo beneficiando di temperature più miti che nel Nord Europa e forse anche di un qualche colpo di fortuna. Fino a quando questa ci accompagnerà? La variante Omicron minaccia persino i vaccinati, ma si starebbe mostrando benevola con essi, evitando loro le forme severe del Covid.

Multa o premio con il vaccino obbligatorio all’italiana? Probabile che la strada scelta sarà la prima, ma non attraverso un pagamento pecuniario. Anche perché, detto francamente, sarebbe molto complicato riscuoterlo. Il “super” green pass da poco approvato sarebbe esteso praticamente a ogni evento e luogo pubblico. Ai non vaccinati sarebbe con ogni probabilità vietato di muoversi di casa, fuorché uscire per fare la spesa o andare in farmacia, dal medico o in ospedale. Insomma, un lockdown rigido, che stavolta comprenderebbe anche tutti i luoghi di lavoro. Chi venisse beccato fuori senza averne il diritto, sarebbe multato. Questione di settimane e lo sapremo, il tempo che Berlino compia il primo passo.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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