Vai subito in pensione nel 2026, con una domanda entro il primo maggio eviti il peggio del 2027

Ecco come andare subito in pensione nel 2026, ma solo con la domanda certificativa entro il primo maggio 2025.
2 settimane fa
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Vai subito in pensione nel 2026, con una domanda entro il primo maggio eviti il peggio del 2027
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Con tutto ciò che si sente in giro sulle pensioni oggi, l’allarme è già scattato. I 3 mesi in più di età pensionabile per via dell’aumento dell’aspettativa di vita fanno paura. Dal 2027 come certificato dall’INPS per andare in pensione di vecchiaia potrebbero servire 67 anni e 3 mesi. Ma non solo. Perché i 3 mesi si aggiungeranno anche alle pensioni anticipate ordinarie che oggi hanno 42,10 anni di versamenti da rispettare per gli uomini e 41,10 anni di versamenti per le donne.

Ecco perché adesso c’è chi pensa a soluzioni per andare subito in pensione, magari nel 2026 in modo tale da uscire prima che sia troppo tardi.

Perché andare in pensione con le anticipate ordinarie senza limiti di età potrebbe arrivare alla soglia di 43 anni ed un mese per gli uomini, a cui aggiungere la solita finestra di 3 mesi ulteriori per la decorrenza del trattamento. Per arrivare quindi alla pesante soglia di 43 anni e 4 mesi di lavoro.

Vai subito in pensione nel 2026, con una domanda entro il primo maggio eviti il peggio del 2027

Una misura particolare, che riguarda solo alcuni lavoratori può tornare molto utile adesso. perché può consentire un pensionamento nel 2026. Basta fare le cose per bene e farle subito. Infatti esiste quello che in materia pensioni si chiama scivolo usuranti. Una misura che è destinata a chi svolge un lavoro usurante tra quelli individuati nell’articolo numero 1 del Dlgs numero 67 del 2011 (minatori, lavori in galleria, palombari, amianto e così via dicendo). Ma anche per chi svolge un lavoro notturno, per chi è autista dei mezzi di trasporto pubblico o di chi è operaio nelle linee a catena.

La misura consente di andare in pensione con 61,7 anni di età almeno e con minimo 35 anni di versamenti. Purché l’attività lavorativa che li porta a rientrare nello scivolo siano state svolte per la metà della vita lavorativa o per almeno 7 degli ultimi 10 anni di lavoro.

Come andare in quiescenza nel 2026 con lo scivolo

Ma sulla misura occorre fare presto. perché per andare in pensione subito nel 2026, meglio fare le cose come sono previste. Con una domanda preventiva che è quella della certificazione del diritto.

Bisogna presentare una domanda propedeutica alla successiva di pensione. La domanda serve affinché l’INPS confermi al richiedente, il suo diritto ad andare in pensione con lo scivolo. E questa è la domanda che devono presentare quanto prima i lavoratori che completano i requisiti utili alla pensione con lo scivolo usuranti nel 2026.

Chi conta di arrivare a 61 anni e 7 mesi nel 2026 e contestualmente di completare sia la contribuzione minima pari a 35 anni che la quota 97,6 (altro requisito da rispettare, dove valgono anche le frazioni di anno), deve inoltrare domanda di certificazione entro il prossimo primo maggio.

Con la domanda per tempo, in pensione subito nel 2026, ecco le regole dell’INPS

Mancano poche settimane alla scadenza del primo maggio. E chi vuole andare in pensione subito con lo scivolo usuranti nel 2026 deve fare presto. Questo riguarda chi compie i 61 anni e 7 mesi nel 2026, ma anche chi è più avanti con l’età.

Magari chi oggi ha 65 anni e se non sfrutta lo scivolo usuranti con 35 anni di versamenti completati nel 2026, rischia poi di dover andare in pensione solo a 67 anni e 3 mesi nel 2027.

Con i 3 mesi in più che fanno molta paura di cui parlavamo in premessa. A dire il vero la domanda di certificazione non è vincolante sul diritto alla pensione usuranti. Perché chi non presenta domanda entro il primo maggio non perde il diritto alla pensione. Il ritardo nella domanda di certificazione porta ad una decorrenza posticipata da uno a tre mesi della pensione. Tutto in base ai mesi di ritardo, se sono uno solo, due o tre mesi e più.

Infatti chi presenta domanda di certificazione del diritto entro il primo maggio, non perde nulla come decorrenza. Chi la presenta entro il primo giugno, perde un mese. E i mesi in meno sono due per chi presenta domanda entro il primo luglio e tre mesi per chi ritarda oltre. Per andare subito in pensione nel 2026 quindi, meglio fare presto e predisporre quanto prima la domanda di certificazione del diritto. Per passare alla domanda di pensione nel 2026.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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