L’OMI (acronimo per Osservatorio del Mercato Immobiliare, ma spesso abbreviato in Osservatorio Immobiliare) è una banca dati che si appoggia all’Agenzia delle Entrate per valutare il valore degli immobili censiti sul territorio italiano.
Lunedì è uscito l’ultimo aggiornamento delle quotazioni per conoscere il valore di un immobile al mq. I dati, relativi, primo semestre gennaio giugno 2023, si riferiscono a diverse tipologie di immobili (abitazioni, locali commerciali, box auto, capannoni, uffici) e sono suddivisi in base alla provincia, al comune, alla zona di ubicazione e alla destinazione d’uso dell’immobile, oltre che al suo stato di conservazione.
Il sito dell’Agenzia delle Entrate avverte che le quotazioni OMI hanno solo un carattere consultivo e non posso sostituire una stima precisa del valore dei singoli immobili calcolata da un professionista qualificato.
Danne tuttavia un’idea sulla convenienza o meno di un investimento nel mercato immobiliare.
Come consultare il valore di un immobile al mq sull’OMI
La consultazione è libera attraverso il sito dell’agenzia dell’entrate, nella sezione Quotazioni Immobiliari.
Per gli utenti è possibile accedere al servizio tramite ricerca sia testuale che geolocalizzata su mappa.
Per chi si collega da smartphone e da Tablet è invece disponibile l’App OMI Mobile.
Sia nella versione testuale che in quella su mappa la ricerca si snoda attraverso diversi passaggi, che permettono di entrare nel dettaglio della valutazione.
Ricerca testuale
In questa versione si procede selezionando prima la provincia dal menù a tendina, quindi il comune e il semestre, la zona (centro, periferia, sobborghi) e il tipo di destinazione (residenziale, commerciale, terziaria o produttiva). Alla fine del processo si visualizzeranno le quotazioni.
Ricerca su mappa
Questa versione è più interattiva, perché si visualizza il comune direttamente su mappa, avvalendosi anche dell’aiuto della ricerca per toponimo nella barra dedicata. Una volta individuata la zona, con il doppio clic (o tap) si apre un menù a tendina per la scelta della destinazione d’uso.
Quotazioni non disponibili per gli effetti di eventi sismici
Si segnala che per alcuni comuni coinvolti nei recenti eventi sismici non sono disponibili le quotazioni OMI.
Nello specifico, questa situazione riguarda le province di L’Aquila, Ascoli Piceno, Perugia, Rieti e Teramo.
Provincia di L’Aquila
A causa degli eventi sismici del 6 aprile 2009, è ancora sospesa la valutazione del valore al mq degli immobili siti nella zone centrali dei comuni Fossa, Poggio Picenze, Fagnano Alto, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo. I comuni di Campotosto, Montereale e Capitignano sono invece condizionati dagli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016.
Provincia di Ascoli Piceno
A causa degli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 resta sospesa la valutazione per i comuni di Acquasanta Terme, Montegallo, Montemonaco, Montefortino e Arquata del Tronto.
Provincia di Perugia
A causa degli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 resta sospesa la valutazione per i comuni di Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera.
Provincia di Rieti
A causa degli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 resta sospesa la valutazione per i comuni di Accumoli, Amatrice, Borbona, Cittareale e Posta.
Provincia di Teramo
A causa degli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 resta sospesa la valutazione per i comuni di Castelli, Isola del Gran Sasso d’Italia e Montorio al Vomano.
Riassumendo
- L’OMI è l’Osservatorio del Mercato Immobiliare e ha il ruolo di fornire delle quotazioni di massima sul valore degli immobili censiti in Italia.
- La tabella OMI per il valore di un immobile al mq viene aggiornata ogni semestre.
- È possibile consultare le quotazioni OMI attraverso una ricerca sia testuale che su mappa.
- Il servizio OMI è disponibile anche su dispositivi mobili tramite app.
- Al momento sono sospese le quotazioni per alcuni comuni ancora soggetti agli effetti degli eventi sismici del 6 aprile 2009, del 16 agosto 2016 e del 30 ottobre 2016.