Si può vendere online senza aprire partita IVA?

È possibile vendere dei prodotti online senza aprire la partita IVA? Ebbene sì, in determinati casi è possibile. Ecco quali.
2 anni fa
1 minuto di lettura
preliminare-compravendita-registrazione-online

“Niente al mondo può prendere il posto della Perseveranza. Il Talento non può prendere il suo posto: non c’è niente di più comune di persone talentuose che non hanno successo. Non può farlo il Genio, geni infruttuosi sono diventati proverbiali. Nemmeno la Formazione può prenderlo: il mondo è pieno di persone colte e derelitte. Determinazione e Persistenza da sole sono onnipotenti”, affermava Calvin Coolidge.

Proprio la perseveranza e il talento sono due caratteristiche che accomunano gli imprenditori. Senza questi due elementi, d’altronde, è davvero molto difficile riuscire a portare avanti un’attività e affermarsi nel proprio settore di riferimento.

Non tutti, però, desiderano diventare imprenditori. Anzi, il fatto stesso di aprire la partita Iva si rivela essere spesso fonte di preoccupazione, tanto da decidere di non svolgere determinate attività. Ma aprire la partita Iva è sempre davvero necessario? Ecco come funziona.

Si può vendere online senza aprire partita IVA?

Buone notizie per tutti coloro che vogliono vendere online senza aprire la partita Iva. In determinati casi, infatti, tutto ciò è possibile. Ma di quali si tratta? Ebbene, questo è possibile nel caso in cui l’attività è svolta in modo occasionale e sporadico. Ne sono un chiaro esempio la vendita di prodotti usati, come mobili e vestiti. Tale tipologia di vendita non è considerata attività lavorativa che genera reddito d’impresa e per questo motivo non è tassata.

Non bisogna nemmeno emettere fattura elettronica e non vi è nessun adempimento fiscale e contabile da dover rispettare. Per quanto concerne i proventi percepiti, rientrano nella categoria dei redditi diversi. Entrando nei dettagli, per poter vendere online senza aprire la partita Iva è necessario che l’attività venga svolta in modo sporadico, non organizzato e non continuativo.

A tal fine giungono in aiuto i vari marketplace. Ovvero piattaforme organizzate su cui è possibile vendere e acquistare online oggetti di diverso genere, come ad esempio Ebay.

Non rientra in tale categoria invece Amazon, dove per poter vendere è necessario essere titolare di Partita Iva.

Quando è necessario aprire la partita Iva

Se la vendita viene svolta in modo costante nel tempo, allora è necessario provvedere all’apertura della partita Iva e pagare ovviamente le tasse. Rientrano in quest’ultima categoria i siti di e-commerce, che si presentano come un’attività organizzata e continuativa, che genera reddito di impresa.

Per vendere online tramite un proprio e-commerce, quindi, bisogna aprire la partita Iva, presentare una SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività, eseguire l’iscrizione presso il Registro delle Imprese e all’INPS nella sezione gestione commercianti.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Come funzionava il sistema prima dell'avvento delle riforma Fornero e come si andava in pensione una volta.
Articolo precedente

Pensione con quota 96, anzianità e 60 anni per le donne, vi ricorda qualcosa?

Ha debuttato la nuova offerta sul libretto postale che premia la nuova liquidità.
Articolo seguente

Libretto di risparmio postale: quanti possono essere i delegati?