La vendita di terreni edificabili a prezzi troppo bassi può insospettire il Fisco. Non sono rare le segnalazioni di proprietari sottoposti a controlli pur avendo eseguito le pratiche di compravendita in regola (circa il 70% del totale). Cosa fare se l’Agenzia delle Entrate richiede la rettifica del valore del terreno? La richiesta presuppone che l’imposta di registro venga adeguata al valore del terreno edificabile e prevede inoltre l’applicazione di sanzioni e interessi legali. Come compromesso l’Agenzia propone al contribuente una sorta di tariffa forfettaria.
Vendita terreno: come si arriva alla rettifica del prezzo
Il meccanismo che porta all’emersione dei casi sospetti, o presunti tali, è il seguente: i tecnici dell’Agenzia delle Entrate comparano i prezzi delle compravendite degli ultimi tre anni. Può accadere anche che vengano messi a confronto prezzi di terreni adiacenti anche se diversi per dimensioni, requisito di edificabilità etc. Ma quello che lascia perplessi di questa procedura meccanica è che il Fisco non tenga conto della crisi del settore che, non di rado, costringe i venditori ad abbassare il prezzo di vendita rispetto a quello di mercato. Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, ha denunciato quella che risulta essere una “sfasatura sempre più evidente tra mercato e la base su cui vengono effettuati gli accertamenti catastali” incolpando il Fisco di non diminuire “mai il valore dei terreni, nemmeno in periodo di crisi” facendo scaturire presunzioni di evasione anche quando la logica spiegherebbe la vendita scontata.