Sulla crisi economica in Venezuela abbiamo scritto fiumi d’inchiostro, ma non avremmo mai potuto immaginare che essa degenerasse al punto in cui è arrivata adesso. 30 milioni di persone sono costrette ogni giorno a fare la fila al supermercato fino a 10-12 ore per tentare di trovare il minimo indispensabile per mangiare, salvo entrare dopo un’attesa estenuante e scoprire che gli scaffali sono vuoti, perché la merce offerta è solo una frazione di quella necessaria per soddisfare la domanda.
Nelle settimane scorse, decine di migliaia di persone sono state costrette a varcare il confine con la Colombia per fare la spesa, anche se il presidente Nicolas Maduro ha “rassicurato” che si trattava di poche centinaia di “casalinghe disperate per mancanza di cibo”, come se la versione avesse potuto tranquillizzare qualcuno.
Fame Venezuela, assaltati zoo
Adesso, scopriamo che la fame è diventata un fenomeno così di massa, che negli ultimi 6 mesi risultano scomparsi dagli zoo del paese una cinquantina di animali, alcuni dei quali rari. L’ultimo furto in ordine di tempo è avvenuto nei giorni scorsi nel giardino zoologico Caricuao di Caracas, dove un gruppo di disperati ha scavalcato la recinzione e ha rubato uno stallone nero, esemplare unico nel paese. A pochi chilometri di distanza, dell’animale sono state rinvenute solo la carcassa e la testa.
A fare le spese di quest carenza ormai allarmante di cibo sono stati anche i maiali vietnamiti e alcune specie di uccelli. Difficile stigmatizzare gli eventi, trattandosi di un popolo in preda alla fame nel senso letterale del termine.