Viaggi aerei con liquidi a bordo, torna il vecchio limite per l’UE

Secondo molti è un passo indietro, sta di fatto che l'UE rivuole il limite per i liquidi a bordo durante i viaggi aerei.
3 mesi fa
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L’Unione Europea fa marcia indietro e rivuole il limite dei liquidi a bordo per i viaggi aerei. Per molti si tratta di un doloroso passo indietro, ma l’UE ha le sue ragioni, a quanto pare, e ha deciso di riportare il limite a 100 ml. Da settembre infatti, dopo che per mesi si era pensato a un avanzamento grazie al supporto di nuove tecnologie, si tornerà invece al classico, con il limite imposto per i liquidi. Ecco perché l’UE ci ha ripensato.

Da settembre si torna al passato

In Europa, alcuni importanti aeroporti dotati di sistemi tecnologici di nuova generazione, avevano aggirato la limitazione dei 100 ml per i liquidi in valigia rendendo il paletto obsoleto. Anche l’Italia si era imposta in tal senso, proponendo negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino gli scanner Eds-C3. Si pensava che tali dispositivi next generation sarebbero quindi stati implementati anche in altri aeroporti, così da risolvere una volta per tutte tale problematica. La realtà invece è ben diversa, visto che la stessa UE ha comunicato che la sua commissione ha deciso diversamente.

Al momento si parla di un ritorno al limite in via provvisoria, a causa di problemi tecnici che non permetterebbero quindi il suo superamento momentaneamente. Ai passeggeri sarà quindi vietato di introdurre nei propri bagagli da portare a bordo contenitori liquidi che vanno oltre i 100 ml. Così spiega Adalbert Jahnz, portavoce dell’esecutivo:

“Non abbiamo cambiato idea sulla performance degli scanner. Si tratta di una misura temporanea perché sono stati rilevati dei problemi tecnici su questi macchinari. La restrizione resterà in vigore fino a quando non saranno risolti, tornando agli accordi precedenti”.

Viaggi aerei, stop ai liquidi

Dopo la buona notizia dei voli aerei in sconto, arriva la doccia fredda per il solito problema dei liquidi a bordo. La nota rilasciata dal portavoce della commissione europea è quindi chiara, dal primo settembre 2024 tornerà il limite per i liquidi in valigia, ma solo temporaneamente, almeno fino a quando i problemi tecnici riscontrati sugli scanner non saranno definitivamente risolti.

Non mancano coloro i quali storcono il naso davanti a questo passo indietro. C’è infatti chi suggerisce che tale restrizione darà non pochi problemi sui controlli, problemi che potranno essere risolto solo rinfoltendo il personale negli aeroporti. E che dire poi degli aeroporti che avevano investito su questi scanner? I cosiddetti Eds-C3 costano infatti otto volte di più di quelli tradizionali e per loro si è trattato quindi al momento di un esborso economico penalizzante visto il dietro front.

Ma perché c’è questo limite per i viaggi aerei? Perché non è possibile portare a bordo contenitori superiori ai 100 ml liquidi? Il motivo va ricercato nella sicurezza. Secondo gli esperti infatti non è possibile assemblare esplosivi sotto tale soglia, ed è quindi necessario imporre tale limite per scongiurare eventuali attacchi terroristici. L’imposizione fu lanciata nel 2006 e a quanto pare la tecnologia non è ancora riuscita a trovare una alternativa sicura per scongiurare tale pericolo, almeno stando al giudizio dell’ultima analisi effettuata dalla commissione dell’Unione Europea.

I punti più importanti…

  • dopo l’arrivo degli scanner di ultima generazione, l’UE non è ancora soddisfatta e ripropone il limite per i liquidi a 100 ml;
  • secondo la commissione europea gli scanner stanno registrando dei problemi tecnologici che non li rendono perfettamente affidabili;
  • per molti è un passo indietro, mentre per diversi aeroporti è una doccia fredda, visto che avevano investito molti soldi nell’acquisto di tali scanner next generation.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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