I viaggi di lavoro che prevedono il tempo appena sufficiente per spostamenti e riunioni sono solo uno stress. Il dipendente deve poter vivere questa esperienza in modo positivo e con entusiasmo e per questo avere la trasferta pagata non basta se in due giorni deve volare in Cina per una riunione e tornare. E’ l’ideologia di welfare aziendale su cui si basa il concetto di Bleisure Travel. Il nome nasce dalla fusione di business travel e leisure travel proprio perché propone una commistione tra viaggio di lavoro e di piacere.
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Unire una mini vacanza alla trasferta di lavoro: la rivoluzione del Bleisure Travel
Nell’ultimo anno quasi la metà dei dipendenti (49%) ha approfittato della trasferta di lavoro per visitare una località limitrofa a quella della destinazione del viaggio di affari. Ma la novità è che ad incoraggiare il Bleisure Travel potrebbero essere le stesse aziende e che questo business potrebbe portare alla nascita di agenzie di viaggi specializzate.
Una possibilità che piace soprattutto ai dipendenti più giovani: il 78% dei millennial si è ritagliato un po’ di spazio e relax durante un viaggio di lavoro.
Soprattutto in Italia, però, la tendenza trova ancora resistenza da parte di molte aziende che non hanno compreso il potenziale in termini di produttività. I tempi per la trasferta all’estero in alcuni casi sono ancora ridotti al minimo e il lavoratore non fa quasi in tempo nemmeno a rendersi conto dove si trova.
Viaggi di lavoro con vacanza annessa: le migliori destinazioni bleiusre travel
Ma quali sono le destinazioni Bleisure Travel più gettonate? Si tratta di mete che uniscono le possibilità di business con la vena turistica. Ecco perché le più idonee a questo tipo di viaggi di lavoro ibridi sono Dubai, Canada, Nuova Zelanda, Singapore e Hong Kong oppure, per restare in Europa, Svezia, Irlanda, Inghilterra, Danimarca, Olanda e Norvegia.