Pensate a compiere la tratta da Roma all’aeroporto di Fiumicino in due minuti, lo stesso tempo che si impiegherebbe per coprire la distanza tra Milano e Malpensa. Immaginate anche di raggiungere Milano da Roma (e viceversa) in appena trenta minuti: fantascienza? Sembrerebbe proprio di no. O meglio, lo era prima quando nel 2014 il primo a ipotizzare qualcosa di simile fu un certo Elon Musk. A distanza di tempo un altro visionario – Richard Branson, patron del Virgin Group – ha reso praticabile la strada che porta al futuro dei trasporti, affidandosi per la realizzazione del progetto a Jay Walder.
In Italia forse il suo nome non è tra quelli più conosciuti, diciamo così, ma a livello internazionale è conosciuto per aver diretto compagnie di trasporto pubblico in diverse città del mondo, come ad esempio New York e Hong Kong. Il nome del progetto? Virgin Hyperloop.
Hyperloop, alta velocità chi?
Hyperloop è il nome assegnato alla tecnologia che renderà possibile il trasporto ad alta velocità di passeggeri e merci su una futuristica “carrozza” (sarebbe meglio definirla capsula) a levitazione magnetica, ad una velocità di 1.200 chilometri all’ora dentro un tubo sotto vuoto. Il primo test di Virgin Hyperloop è datato allo scorso novembre, quando nei pressi di Las Vegas una capsula Hyperloop con a bordo persone in carne e ossa è stata lanciata a 400 chilometri all’ora su una distanza di 500 metri. Rispettando la tabella di marcia, la tecnologia sarà pronta entro la fine del 2020.
In concreto
Negli Emirati Arabi Uniti gli ingegneri stanno progettando la tecnologia necessaria per consentire di collegare Abu Dhabi a Dubai in qualcosa come dodici minuti. La tratta da Chicago a Pittsburgh è già stata preparata, sulla carta: ci vorranno trenta minuti per completare un percorso che conta poco meno di 750 km. Qualcosa si muove anche in Italia (e in Europa), dove Alchimia è al momento l’unico socio di Virgin Hyperloop.
Dalle pagine del Corriere della Sera l’investitore Paolo Barletta ha rivelato come in Italia ci si stia muovendo nella direzione di realizzare dapprima tratte brevi, come ad esempio quelle Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino, con prezzi dei biglietti “a metà tra i 70 euro del treno e i 140 euro dell’aereo” ha assicurato Barletta.
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