Rumori tra vicini, cattivi odori e getto di oggetti potenzialmente pericolosi sono tra i motivi più ricorrenti delle liti in condominio. Se l’appartamento è in affitto generalmente ne risponde l’inquilino. Ma è una realtà sempre più diffusa quella degli affitti brevi turistici o case vacanze in condominio. In questo caso quindi l’inquilino varia di continuo o comunque con una certa frequenza. Quali strumenti di tutela hanno gli altri condomini che vivono nello stabile? Di certe condotte risponde il proprietario?
Il condominio può vietare affittacamere e case vacanza?
Partiamo da quella che ai meno tolleranti potrebbe sembrare la soluzione più estrema.
E non basta all’uopo neppure che il regolamento vieti genericamente usi diversi da quelli abitativi perché, si precisa, l’attività di affittacamere non muta la destinazione d’uso dell’appartamento.
Detto questo: cosa può fare il proprietario che vive affianco ad un appartamento adibito a casa vacanza e i cui inquilini sono spesso molesti o rumorosi?
Il primo passo è sicuramente sempre quello di cercare un accordo con la controparte: in questo caso particolare bisognerebbe chiedere che il proprietario vigili di più sul rispetto della quiete da parte degli inquilini, anche se temporanei.
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Se si verificano episodi di rumori particolarmente molesti o altre condotte contrarie alla quiete il proprietario si rivolgerà ai vigili e.