Come abbiamo già scritto in precedenti articoli l’uso del cellulare alla guida può portare a pesanti multe che vanno da 161 a 647 euro. Il divieto dell’uso di cellulare alla guida vale in tutti i casi in cui il motore dell’auto è acceso, anche se si è fermi al semaforo, incolonnati nel traffico o in fila al casello autostradale.
Come un selfie o un video realizzato mentre si guida potrebbe portare a ricevere una multa?
I social network hanno portato alla ribalta una moda quanto mai pericolosa: fotografarsi o filmarsi mentre si guida.
Selfie o video alla guida: attenzioni alle multe
La pubblicazione, quindi, di una foto o di un video mentre si commette un illecito (e l’utilizzo del cellulare alla guida lo è) costituisce una ammissione della responsabilità. Il codice della strada non sanziona soltanto colui che è colto con il cellulare all’orecchio ma l’uso del cellulare alla guida, qualsiasi sia l’uso che se ne faccia (scrivere messaggi, impostare il navigatore ecc…) farsi un selfie o un video mentre si sta guidando è una violazione del codice della strada.
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Le forze dell’ordine, quindi, possono accorgersi della violazione anche durante un’incursione su Facebook, ma cosa accade se la multa arriva diversi mesi dopo aver postato il video o il selfie? La multa è valida o sono scaduti i termini di notifica?
La legge vuole che laddove è possibile la multa sia notificata immediatamente al conducente, non essendo sempre possibile fermare l’automobilista per elevare il verbale, la multa può essere inviata a casa entro 90 giorni dalla violazione poiché la legge stabilisce che “Qualora la contestazione non possa essere immediata, gli estremi della violazione debbono essere notificati agli interessati residenti nel territorio dello Stato entro il termine di 90 giorni e a quelli residenti all’estero entro il termine di 360 giorni dall’accertamento”.
Per le multe relative alle violazioni del codice della strada il termine dei 90 giorni inizia a decorrere dal giorno dell’infrazione a meno che l’accertamento sia stato possibile solo in un momento successivo. In questo caso, infatti, i 90 giorni decorrono dal momento che le forze dell’ordine sono venute a conoscenza della violazione, ovvero, quindi, dal giorno in cui il video o il selfie è stato pubblicato sui social network.